L’opera di Ugo La Pietra per Materia Prima si sta delineando: ancora in questa fase, le tre aziende coinvolte possono operare in modo autonomo, ma presto si tratterà di comporre le varie parti in un tutto unico. Ad Ivana Antonini delle Ceramiche d’Arte Dolfi spetta il compito di modellare le sommità dei vasi, a cui seguirà la fase di cottura, smaltatura e pittura. Proprio a lei, approfittando di un incontro con l’artista per definire alcuni dettagli tecnici, è dedicata l’intervista di oggi.

Ivana Antonini com’è stato lavorare con La Pietra?

Una sola parola: emozionante. Ha un grande carisma e un livello di esperienza che a noi artigiani manca. Noi sappiamo lavorare la materia, artisti come Ugo La Pietra hanno idee e soluzioni diverse, anche visioni sull’oggetto che noi non percepiamo. Poco fa, per esempio, La Pietra ha detto una cosa importante: indicando uno dei suoi vasi ha spiegato che da esso deve nascere un fiore. Io non lo avrei mai pensato! Anche questo è uno spunto in più per me, qualcosa che devo immaginare. Devo cercare di vedere questo grande vaso, con questo grande stelo, e in cima, nella parte finale, c’è il fiore, che non è altro che l’oggetto che ho modellato nell’argilla.
Da un’esperienza come questa devo prendere tutto, il negativo e il positivo, perché è un’opportunità per crescere e quindi anche per modificare una parte del mio percorso.

Quali sono le prossime tappe del lavoro?

Le forme che avete visto oggi in laboratorio andranno in cottura fra 15 giorni. Nel frattempo, io mi occuperò di scegliere e farmi mandare gli smalti, e poi comincerà la parte decorativa. Le ultime indicazioni di Ugo La Pietra sono state sui colori e sulla modellazione: il blu che userò sia per il lupo che per le piccole finestre del “grattacielo” sarà scuro, quasi cobalto, e tutti gli animali avranno il sorriso.
In generale, la smaltatura verrà fatta ad immersione e poi, per rendere il tutto più omogeneo, ogni pezzo verrà ripassato in piccole dosi, a spruzzo.