Ceramica modellata a mano, con trattamento superficiale bioattivo permanente, in cui nano particelle agiscono sulla depurazione dell’aria circostante tramite ionizzazione.
Il lavoro dell’artista Lorsi Cecchini è un connubio fra creatività e sperimentazione sui materiali. Lo abbiamo intervistato per scoprire qualcosa in più sull’opera che sarà collocata in piazza Centi.
Come la sua arte si approccia alla “materia prima” ceramica?
Nel mio lavoro sperimento e utilizzo da sempre una vasta gamma di materiali, dalla gomma all’acciaio, dai prodotti di nuova tecnologia agli elementi naturali, e questo è dovuto ad una mia instancabile curiosità e un costante interesse per tutti i materiali.
Il primo lavoro che ho realizzato in ceramica è stato nel 2001 ad Albissola Marina, lavorando su un’idea di decostruzione e paradosso.
Le Sculture in Città per Montelupo e il rapporto Arte e Artigianato. Come nasce la sua opera sul territorio e per il territorio?
Vivo e lavoro a Berlino da diversi anni, ma conosco bene le qualità artigianali del territorio Toscano. Realizzare un’opera in ceramica, mi permette di indagare le sue caratteristiche duttili e in particolare mi interessano le qualità innovative di un materiale come la vetroceramica. Essendoci anche la disponibilità dell’azienda Colorobbia, con cui collaboro alla realizzazione del mio lavoro, che investe in nanotecnologia e fa un’intensa ricerca per applicare nuove caratteristiche ai materiali tradizionali.
Come la sua opera si relaziona con la storia e la tradizione di Montelupo?
L’opera si relaziona con la storia e la tradizione di Montelupo essendo prodotta in collaborazione con le aziende del territorio e con la ceramica di Montelupo.
Spero che il lavoro susciti l’interesse dei tanti operatori che lavorano in città, essenzialmente su materiali tradizionali, vista la particolare tecnica adottata nel formulare una ceramica innovativa.