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In occasione della collettiva “La Ceramica prende forma” è possibile ammirare a Montelupo Fiorentino le opere dell’autore Fausto Melotti
Le dimensioni bastano a volte per far credere che una piccola opera sia una grande opera.
Fausto Melotti (Rovereto 1901 – Milano 1986), ingegnere e musicista si iscrive nel 1928 al corso di scultura di Adolfo Wildt all’Accademia di Brera e si lega d’amicizia con Lucio Fontana.
Il suo linguaggio evolve in direzione purista lavorando nel clima degli architettura razionalisti milanese (Figini e Pollini), precisando la nozione del classico nell’ambito dell’astrazione. Alla IV Triennale alla Villa Reale di Monza, 1930, conosce Giò Ponti. Ne nasce la collaborazione con le ceramiche San Cristoforo per pezzi a colaggio e a lustro e la visibilità sulle pagine di Domus e Casabella. Del ’30 sono le ceramiche inserite nella fontana del bar Craja. Insegna alle Regie scuole professionali del mobile e del merletto di Cantù. La sua ricerca in ambito astratto sfocia nella personale milanese alla galleria del Milione nel 1935.
Nel 1936 espone le 12 statue dal titolo Costante Uomo alla VI Triennale; alla VII Triennale, 1940, quattro altorilievi dedicati alle arti plastiche e all’architettura; alle VIII Triennale, 1947, riceve il Diploma d’onore. Nel dopoguerra si dedica a ceramiche smaltate: in forma di teatrino (Lettera a Fontana, 1944), affrontando un soggetto fino alle estreme conseguenze di trasformarlo poeticamente: nelle figure femminili (Kore), madonne, angeli, grandi e piccoli animali, piastre, bassorilievi, vasi di varie forme, piatti, cartocci, cerchi, opere tutte di grande pulizia formale , sorrette da un colore svariato e luminoso sovente grazie a smalti metallici. In scultura tipico è l’utilizzo di fili e lastre metalliche per composizioni dalla vena surreale realizzate in ogni dimensione per assiemi di sottile eleganza e forte musicalità.
Amplissimo il curriculum dell’artista che comprende Triennali milanesi e Quadriennali di Roma, Biennali di Venezia 1948, 1950, 1952, 1966, 1972, sedi museali europee e importanti appuntamenti internazionali. Mostra antologica al PAC di Milano nel 1987, ampie retrospettive a Darmstadt e Duisburg nel 2000; mostra dell’opera ceramica al MART di Rovereto nel 2003, retrospettive a Mannheim e Winterthur nel 2010, a Rovereto nel 2012.[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container][fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][fusion_imageframe lightbox=”no” gallery_id=”” lightbox_image=”https://www.museomontelupo.it/wp-content/uploads/2016/11/Fausto-Melotti-Potenza-di-un-geniale-moscerino_h_partb-300×180.jpg” style_type=”none” hover_type=”none” bordercolor=”” bordersize=”0px” borderradius=”0″ stylecolor=”” align=”none” link=”” linktarget=”_self” animation_type=”0″ animation_direction=”down” animation_speed=”0.1″ animation_offset=”” hide_on_mobile=”no” class=”” id=””] [/fusion_imageframe][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]