Giovedì 29 ottobre, nell’ambito di una sessione straordinaria di esperimenti al Sincrotrone ALBA (https://www.cells.es/en/outreach/virtual-tour), Roberta Di Febo (ICAC-UAB), Lluís Casas (UAB) e Oriol Vallcorba (ALBA) hanno realizzato una serie di misure di micro-diffrazione di raggi X con luce di sincrotrone sulle vetrine e le decorazioni delle ceramiche di Montelupo (Figg. 1, 2 e 3).
Gli esperimenti si inseriscono in un progetto di collaborazione avviato circa un anno fa e che vede coinvolti il Museo della Ceramica di Montelupo con il Direttore scientifico Alessandro Mandolesi e il Conservatore Alessio Ferrari. Durante le indagini sono state analizzate un totale di venti ceramiche montelupine che abbracciano un ampio arco cronologico (XIV-XIX sec.), decorativo e cromatico, tra cui esemplari in maiolica arcaica evoluta, zaffera, imitazione del lustro metallico, decori a occhio della penna di pavone, armi e trofei e nodo orientale per citarne alcuni (Fig. 4).
Le analisi di micro-diffrazione di raggi X si sono concentrate sull’identificazione strutturale delle fasi micro-cristalline relitte e neoformate principalmente nelle zone decorate. Queste fasi relitte e neoformate sono state previamente studiate in sezione sottile al microscopio petrografico presso l’Universitá Autonoma di Barcellona (Fig. 5) e successivamente, nel mese di agosto, per microscopia Raman presso l’Instituto de Cerámica y Vidrio (ICV- CSIC) di Madrid con la collaborazione di Adolfo del Campo responsabile delle misure presso l’Istituto. I dati finora raccolti saranno, in ultima istanza, integrati con le analisi di microscopia elettronica (SEM-EDS) tanto sulle vetrine quanto sulle decorazioni. Le differenti tecniche microanalitiche impiegate forniranno informazioni utili per ricostruire i processi tecnologici utilizzati per la fabbricazione, sia per quanto riguarda le materie prime utilizzate sia per quanto concerne le condizioni di cottura (uso del pigmento puro o mescolato con altri coloranti, ambiente di cottura ossidante o riduttore, etc.). Inoltre, essendo le fasi micro-cristalline presenti nelle vetrine ceramiche ottimi markers tecnologici, esse saranno in grado di fornire informazioni sulle conoscenze e le abilità tecniche degli artigiani, la loro conoscenza del comportamento fisico delle materie o il trasferimento di conoscenze tecniche tra produzioni regionali distinte.
Vista generale del laboratorio di raccolta dati della Beamline BLO4 presso il Sincrotrone ALBA. Immagine della Material Science Powder Diffraction beamline BLO4 dedicata alla cristallografia dei materiali. Nell’immagine si osservavano in primo piano la sezione sottile del campione ceramico montata su un supporto e la camera per la visualizzazione del campione durante le analisi. immagine al microscopio petrografico in luce trasmessa di una decorazione verde (campione: uccellino centrale, XIX sec.). Si osservano lo smalto e la zona della decorazione verde in cui diversi minerali neoformati trasparenti e opachi si sono formati durante la cottura della ceramica. Diffrattogramma dei cristalli opachi della vetrina. Sezioni sottili dei campioni ceramici. Sezione sottile in fase di studio con un microscopio petrografico. Immagine Raman di un cristallo neoformado in una decorazione verde (campione: uccellino centrale, XIX sec.). Raman mapping sul medesimo cristallo di sinistra che mostra chiaramente trattarsi di una geminazione.