Il 14 novembre inaugura la mostra Sante, Madonne e Arpie con un ciclo di opere realizzate dalle artiste della Strada della Ceramica.

Come preludio all’inaugurazione della mostra, è prevista alle ore 17:00 una conferenza dal titolo Margherita Bandini e il lavoro nascosto delle donne, per riflettere sull’esempio di intraprendenza, tenacia e autonomia della signora fiorentina e sul ruolo della donna nel Medioevo e Rinascimento toscani. Seguiranno ai saluti dell’assessore alla cultura del comune di Montelupo F.no, Aglaia Viviani, gli interventi di Cinzia Menichetti sul tema Margherita Bandini Datini, una donna oltre i confini sociali. L’ultima per gli ultimi. 1360-1423; Adriana Dadà col suo contributo dal titolo Doppia presenza e doppia assenza. Balie e baliatico nella storia della toscana; e, infine, Lorenza Camin con un discorso su Le tazze da parto del Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino: forma e funzione di un antico dono.
Di seguito, alle ore 18:45, l’inaugurazione della mostra Sante, Madonne e Arpie che offre una rilettura delle collezioni storiche del Museo di Montelupo, instaurando un dialogo con le opere che raffigurano icone femminili. Un femminile sempre ritratto da interpreti maschili, in tutte le sue sfumature: dal tema religioso (le Sante), all’esaltazione della bellezza (Le Madonne), a figure pseudofemminili e paramitologiche (le Arpie). In questa mostra le stesse icone vengono reinterpretate e discusse dallo sguardo delle artiste contemporanee. Una costellazione di soloshowdelle artiste, nelle sale del museo della ceramica e negli spazi della fornace, prepareranno il percorso per la lettura dell’evento finale.
Tra le artiste coinvolte nella mostra Sante, Madonne e Arpie, Cinzia Orsi che presenta il suo progetto dal titolo Ahuana o della creazione, un dialogo aperto tra la rappresentazione della donna come amazzone e la decorazione tradizionale delle maioliche montelupine; Monica Lazzerini con L’arpia sulla vite, una raffigurazione che intende coniugare la figura mostruosa e nefasta dell’arpia con i simboli della vita e della rinascita; Giulia Cantarutti che presenta, invece, Athene Noctua per riflettere sul significato labile del “femminile” reso attraverso l’immagine della civetta, l’animale notturno dagli occhi brillanti che scruta dal ramo dell’albero lo specchio interiore di ciascuno; Paola Staccioli propone Punto di vista, un autoritratto per esteso che intende indagare i lati più eterogenei dell’universo femminile; poi, Ivana Antonini espone il suo progetto Odette, partendo dalla donna rappresentata in pittura e reinterpretandola attraverso il volume della ceramica; e, ancora, Serena Tani con Rem in cui la dimensione onirica contenuta da simboli e decori contemporanei dialoga con la tradizione ceramica degli antichi bacili raffiguranti i desideri delle dame; Carmen Vantini con Irrompere che reinterpreta una delle ceramiche più preziose della collezione del Museo, ossia la brocca con arpia, donando un nuovo significato a tale figura; Shilha Cintelli che espone Testa di donna, un’installazione che spoglia la donna da ogni clichè per sottolineare la potenza del suo intelletto; Valentina Batini che propone l’opera Il filo del discorso, un insieme di pagine scritte sul tema della figura femminile e la ceramica; Veronica Fabozzo con Prendersi cura dell’anima, un dialogo fra noi e l’argilla, un’opera partecipativa sulla manipolazione dell’argilla come Madre della terra, l’origine di tutto; e ancora, Giulia Alba Chiara Bono con Protagoniste attive, un progetto per riflettere sulla donna non più come passiva figura ispiratrice, ma come protagonista dell’azione; poi, Beatriz Irene Scotti & Paola Ramondini che mostrano le opere Ritorno della Dea e La tessitrice Etrusca Valeila, una riflessione sulla figura della tessitrice presente nella collezione del Museo della Ceramica; e, infine, Carlotta Fantozzi con La luna nel pozzo, una meditazione sul ruolo del pozzo dei lavatoi da cui deriva gran parte della collezione museale e il riflesso della luna al suo interno, il simbolo del femminile da cui tutto si origina.


> Conferenza “Margherita Bandini e il lavoro nascosto delle donne”
Martedì 14 Novembre, ore 17:00

Presso Museo della Ceramica di Montelupo F.no,
p.zza Vittorio veneto n. 10, 11
Montelupo F.no, 50056 (FI).

> Inaugurazione mostra “Sante, Madonne e Arpie”
Martedì 14 Novembre, ore 18:45

Presso Museo della Ceramica
p.zza Vittorio veneto n. 10, 11
Montelupo F.no, 50056 (FI).
/
Fornace del Museo
via Giro delle Mura, n. 70
Montelupo F.no, 50056 (FI).


Bio delle artiste in mostra:

Cinzia Orsi, dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Pontormo di Empoli, nel 1984 casualmente si trova a lavorare per una ditta di Montelupo e lì nasce la passione per la decorazione ceramica. Da autodidatta si forma comunque una salda esperienza che le permette nel 1990 di fondare la ditta Artesia in Certaldo alto dove, insieme a Monica Lazzerini, cerca una sua via originale seppur sempre legata alla tradizione di Montelupo, sia nella tecnica che nei decori. Come Artesia partecipa a numerose mostre e mercati specializzati, e sempre come Artesia le viene riconosciuto nel 1990 il Chiodo d’Oro, durante la manifestazione Mercanzia, dedicato ai miglior artigianato artistico.

Monica Lazzerini fin da piccola ha conosciuto l’arte della ceramica avendo la possibilità, grazie ai parenti, di frequentare una manifattura ceramica di Montelupo e di appassionarsi alla pittura. Dopo aver frequentato l’istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, si dedica alla pittura ad olio, su vetro e su stoffa. Nel 1987 ha l’occasione di lavorare per una ceramica di Montelupo e da questo momento si dedicherà esclusivamente a questa arte. Nel 1990 insieme a Cinzia Orsi fonda la ditta Artesia – Bottega artigiana di decorazioni artistiche in Palazzo Giannozzi a Certaldo alto. Da allora per oltre trenta anni sviluppa un proprio stile pittorico pur non disdegnando di realizzare lavori murari, trompe l’oile e pittura su vari materiali, inoltre i numerosi viaggi nel corso del tempo le permettono di inserire nei propri lavori elementi non legati alla tradizione italiana.

Giulia Cantarutti, nata a Empoli 1989. Dopo il diploma in Pittura nel 2013 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2015 è vincitrice di una borsa di studio, dove frequenta per un corso di specializzazione di un anno la scuola di arti grafiche “il Bisonte”. Partecipa a mostre personali e collettive in Italia e all’estero, viaggia e partecipa a residenze d’artista in Australia, Svizzera e Cina. Insegna saltuariamente in accademie private a Firenze e all’estero (Cina, Svizzera). Sperimenta molte tecniche artistiche, dall’affresco, alla tempera all’uovo, alla decorazione ceramica, all’incisione, prediligendo soggetti animali.

Paola Staccioli lavora con la ceramica dal 2000 circa, quando ha cominciato a frequentare il laboratorio di suo padre. Le piace spaziare fra le tante possibilità che questa materia offre, realizzando pezzi che vanno dalle ciotole ai vasi, alle teiere, alle sculture. Le mostre che ha avuto il privilegio di fare sono state un importante stimolo per il suo percorso artistico.

Ivana Antonini è nata a Firenze ma vivoee lavoro a Montelupo fiorentino da sempre. Proviene da una formazione legata all’economia, ma è sempre stata attratta dall’arte perché appartiene alla terza generazione di una famiglia di ceramisti. Di recente ha preso parte alla residenza del Fuiping Pottery Art Village organizzata dall’Associazione AICC di Faenza. Nella propria bottega vengono svolte residenze d’artista, laboratori per adulti e vengono prodotti lavori ceramici per artisti, aziende legate alla decorazione d’interni, designer, case di moda, ecc. Osservando la natura, con i suoi colori e le sue creature arricchisce sempre più il proprio lavoro in continua ricerca e sperimentazione. La sua curiosità la porta a sfidare sempre la materia e a creare oggetti unici legati ad una mia produzione personale. I suoi lavori sono stati esposti in diverse manifestazioni e spazi pubblici e privati come il Museo Midec di Laveno, Argillà a Faenza, Palazzo Riccardi e Bardi di Firenze, Museo della Ceramica e Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino, e tanti altri.

Serena Tani, di origini e adozione toscana, vive a Montelupo Fiorentino e ha uno Studio Artistico all’interno delle antiche mura nella Fornace Cioni Alderighi. Ha compiuto studi professionali di disegno per la moda e le tecniche stilistiche del fashion design, arricchiti da una tenace pratica di pittura anatomica e tradizionale. Oltre un ventennio di professione stilistica, lavorando affianco delle più grandi griffe internazionali della moda, ha insegnato contemporaneamente disegno con progetti negli Istituti Statali per il design dell’abbigliamento. Da tempo si è dedicata completamente alle arti visive contemporanee (pittura, scultura, installazioni), usando molti diversi materiali, con progetti espositivi artistici, dedicati soprattutto a tematiche filosofiche del pensiero etico collettivo. Collabora artisticamente con Gallerie, Musei, Fondazioni, Associazioni Culturali, sia in Italia che all’estero. Ha realizzato opere per mostre collettive importanti presso il Museo del Novecento di Milano, Reali Poste Uffizi Firenze, Museo Gamc, Museo CAMEC, Museo Nazionale Archeologico di Firenze Biennale della Carta Lucca, Florence Biennale Firenze, Galleria Mag 3 Vienna. Ha parteciptato al Festival Internazionale della Ceramica Montelupo e Festival Internazionale del Terzo Teatro “Mercantia” a Certaldo. È presente con le sue opere in Collezioni pubbliche e private.

Carmen Vantini nel 2007 consegue il diploma di ceramista presso la Scuola di ceramica di Montelupo Fiorentino. Dal 2019 entra far parte del progetto FACTO, nel suo laboratorio prendono forma oggetti di arredo ispirati alla natura, dalle lanterne intagliate a mano ai vasi sospesi che diventano veri e propri supporti per piante e fiori.

Shilha Cintellinata nel 1986 a Empoli dove vive e lavora.
Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze in Pittura e Arti Visive ed è Collaboratore Restauratore di Beni Culturali.
Artista multidisciplinare nelle arti visive, è anche restauratrice e decoratrice di nascita. Negli ultimi anni si dedica anche all’insegnamento, realizza laboratori didattici e tiene corsi di pittura e disegno dal vero per adulti e bambini. Collabora a progetti di arte contemporanea ed espone in mostre personali e collettive

Valentina Batini è nata a Pontedera (PI) nel 1975. Diplomata all’Istituto d’Arte F. Russoli di Pisa. Nel 2000 segue il corso professionale della Scuola della Ceramica di Montelupo Fiorentino; per alcuni anni lavora come decoratrice in alcune importanti aziende ceramiche del territorio.
Dal 2003 intraprende un percorso di ricerca nel campo della ceramica contemporanea e del design. Si dedica principalmente alla progettazione e produzione di complementi d’arredo d’interni e oggetti d’uso, prediligendo forme minimali in parallelo ad un accurato studio dei segni grafici e dei cromatismi.

Veronica Fabozzo fin da piccola è stata interessata alla ceramica, che ha esercitato su di lei un fascino ignoto. Le sue mani sono cresciute nell’argilla, ed oggi, quella stessa argilla, è diventata la sua Alchimia. Dopo la Laurea in Scienze Politiche decide di dedicarsi a pieno all’arte della ceramica nell’azienda di famiglia e contemporaneamente intraprende un percorso personale di formazione psicoanalitica Junghiana. La ceramica diventa così molto più di un lavoro: si fa processo di crescita ed insieme strumento principale della sua arte terapia. Riassume tutto questo con le seguenti parole: “l’argilla ha qualcosa di divino, può essere qualunque cosa, è CURA. L’argilla è auto consapevolezza”.

Giulia Alba Chiara Bono ,dopo essersi laureata nel 2017 al Biennio Specialistico presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha seguito dei corsi per specializzarmi nel mondo della ceramica, come corsi di tornio alla scuola di ceramica di Montelupo, corsi di base e specialistici sulla manipolazione della porcellana alla Ceramica & Colors di Faenza, e vari corsi sulla monocottura e la creazione di smalti ed engobbi. Inoltre ha partecipato presentando alcune sue opere a svariate mostre sul territorio toscano, tra cui nel 2018 proprio nel comune di Montelupo, vincendo un concorso indetto per selezionare giovani artisti che hanno avuto la possibilità di esporre una propria opera presso uno spazio sfitto della città stessa. Attualmente lavora come creativa presso una Cooperativa Sociale, e come operatrice nel laboratorio di ceramica dell’Istituto Gozzini. Lavora alle sue creazioni nel suo laboratorio prediligendo l’uso della porcellana e della pittura.

Paola Ramondini è nata a Roma nel ’60. Nasce come pittrice all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Partecipa a varie mostre. Parallelamente si dedica all’insegnamento, nell’area didattica Creativa dell’istituto Salesiano Pio XI di Roma. Notata dallo storico dell’arte G.M. Bonifati, nel 1988 nella personale di pittura alla Galleria 28 di Roma “Omaggio a Vasco Pratolini” con il pieno consenso e presenza del noto scrittore, la inserisce all’interno del suo libro “La scommessa dell’arte”. In un secondo momento trasferendosi nella Tuscia VT si avvicina alla ceramica. Apre il suo studio e scuola Ceramica è fantasia. Partecipa a varie mostre nazionali e internazionali, ricordiamo come Icheon Museum a Seoul, Corea del Sud. 2011 Vince il concorso Nazionale 150 mani collezione a Bruxelles. 2011 vince il concorso indetto dalla Regione Lazio e Bic Lazio, come Impresa di qualità ad alto valore estetico e culturale, riconosciuta Maestra d’Arte. Vince la Biennale d’arte della Tuscia e dell’Allumiere il Bucchero, museo “Francesco Spallone” di Barbaro Romano” VT.

BeatrizIrene Scotti, nel 2021 festeggia 50 anni come ceramista e 40 anni come insegnante e autrice di libri didattici sulle tecniche della ceramica. Alterna i suoi periodi di creazione con suoi frequenti viaggi all’estero per impartire corsi didattici, anche a livello online. Le tecniche predilette sono le ceramiche raku, raku nudo, raku obvara, il decoro della maiolica col vetro, l’impasto egizio e, ultimamente, sta lavorando con gli smalti a base di ceneri vegetali come difesa dell’ambiente. Recentemente ha aggiunto alle tecniche di restauro della ceramica la tecnica di restauro Kintsugi. Adora lavorare con materiali diversi, per quello aggiunge nelle sue opere di ceramica, vetro e rame. Sono cinque anni che hoa aperto il suo studio Spazio Arte Bea-Bis a Montelupo Fiorentino dove realizza opere in co-working con artisti del luogo , crea le sue opere individualeie impartisce lezioni di ceramica per principianti e corsi di specializzazioni.

Carlotta Fantozzi disegna e dipinge da quando ha memoria. E non riesce a smettere di cercare, in ambito artistico e non solo. Approda alla ceramica nel 1999 e finalmente trova qualcosa che non la annoia mai. Ma continua a cercare e sperimentare, mischiando colori e tecniche, stili e materie, seguendo istinto cuore e mente, e poi guarda dove è.