La ceramica prende forma

Agenore Fabbri – Salvatore Fancello – Lucio Fontana – Leoncillo Leonardi – Fausto Melotti – Antonio Recalcati

A cura della Fondazione Museo Montelupo e del Centro Ceramico Sperimentale

Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino
12 Novembre 2016 – 8 gennaio 2017

Agenore Fabbri, Salvatore Fancello, Lucio Fontana, Leoncillo Leonardi, Fausto Melotti, Antonio Recalcati, gli artisti di cui si compone la sezione storica della mostra La ceramica prende forma, dispiegano un percorso della scultura moderna in Italia messo a punto non da ceramisti, designer, o artigiani, ma da scultori puri, tra cui un pittore, che pongono ancora oggi questioni profonde sulla natura dei generi artistici e sull’evoluzione della scultura in epoca moderna e contemporanea.
Giò Ponti nel 1948, recensendo su Domus la mostra Handcraft as a Fine Art in Italy di New York, definiva la ceramica il materiale “della quarta dimensione della scultura”, come dire materia d’eccellenza che apriva a nuove possibilità della scultura, proprio un anno dopo a quanto Martini aveva, invece, scritto sulla scultura, lingua morta, nel 1947 auspicando l’ingresso in una nuova dimensione nella scultura, e proprio due anni dopo il rivoluzionario Manifiesto Blanco di Fontana sullo Spazialismo (era il 1946).

La cosa forse paradossale e spiazzante era che una materia così antica e tradizionale rappresentasse il pretesto o comunque l’opportunità per il rilancio della scultura verso nuove e avvenieristiche dimensioni.
Nel complesso, la sezione storica della mostra La ceramica prende forma vuole documentare come la materia più malleabile per eccellenza, la terra, deve appunto assumere “forme” che possono essere consustanziali alla sua struttura, alle sue contingenze, anche ai suoi imprevisti, se vogliamo.
Tagli, spaccature, incisioni, impronte, decorazioni e funzioni come nel caso di vasi, immagini, sono dunque fenomeni che nascono dalla materia, dal suo interno, dalla sua struttura e che non vengono incondizionatamente o a priori imposti ad essa dall’esterno: la forma della ceramica è dunque quella di un evento e proprio questa apertura e consapevolezza verso l’evento, l’imprevedibile desiderato, è ciò che ne caratterizza l’uso nell’arte moderna e contemporanea.

– Marco Tonelli, curatore

Le opere in mostra