Inaugurato a Montelupo "L'Archivio Museo Bitossi"

Racconto della storia e della contemporaneità della manifattura che quest'anno celebra il primo centenario

Apre l’Archivio
Museo Bitossi, risultato della musealizzazione dell’archivio
industriale di Bitossi, eccellenza ceramica fiorentina che festeggia
quest’anno il centenario della sua storia fatta di ricerca
artigiana, innovazione e collaborazioni con i grandi maestri del
design per la prima volta viene svelato al pubblico.

Il museo – progettato dall’architetto Luca Cipelletti, fondatore di AR.CH.IT – copre una superficie di oltre 1500 metri quadri ricavati all’interno dello spazio produttivo e conserva i locali nella loro struttura originaria, lasciandone evidente la memoria di architettura industriale che organizza il progetto espositivo secondo un principio di stratificazione.

“Abbiamo adottato
un metodo di progettazione che non vuole raccontare una storia isolandola in aree senza identità” – spiega Cipelletti – “bensì tende a contestualizzarla in spazi che generino più livelli di
lettura e che aumentino nel visitatore curiosità e stimoli.”

Protagonista
dell’allestimento è l’archivio storico nella sua interezza – costituito dal fondo ceramico di circa settemila pezzi, una selezione di modelli e forme in gesso, strumenti da lavoro, un corpus di fotografie e documenti cartacei – qui inteso come una sorgente per la libera fruizione di professionisti e pubblico, quale strumento
didattico e di consultazione, ma anche d’ispirazione e testimonianza.

“L’Archivio Museo Bitossi rappresenta l'identità aziendale, è custode e divulgatore di memoria, depositario della cultura industriale; a lui è affidato il compito di raccontare la storia e la trasformazione dal passato ad oggi, guardando sempre al futuro”, racconta Ginevra Bocini, quarta generazione della famiglia Bitossi.

La mise-en-scè ne, frutto di una specifica regia museografica e curatoriale, allinea su scaffalature in abete progettate un’eterogenea e colorata galleria del repertorio produttivo che appare come una massa in movimento; ordinata per cronologia e tipologia, si declina su diversi piani di fruizione: dalle quinte compatte e affollate dirada verso lo spettatore e si fa più riflessiva nelle isole centrali concepite quali momenti installativi d’eccezione, dedicati a gruppi di ceramiche di particolare interesse per la loro unicità
o dimensione, come nel caso della
collezione Rimini colorata dello storico direttore creativo di
Bitossi, Aldo Londi, dei Totem di Ettore Sottsass o dell’opera Il dormiente con il coccodrillo di Mimmo Paladino.

La raccolta è accompagnata dal ricco archivio cartaceo di disegni, quaderni di lavoro e altri documenti relativi alla progettazione e alla commercializzazione che vanno a formare una quadreria, in un denso gioco di rimandi tra materiali e informazioni. L’ultimo scaffale rimane vuoto; un posto da riempire con il risultato di nuove collaborazioni, tra cui prove tecniche e prototipi.

Ad accogliere l’ultima collezione Bitossi a catalogo, un project room dedicata, che attualmente ospita la serie di ceramiche firmate dal francese Pierre Marie, un incontro tra i mondi immaginifici dell’artista e la lunga tradizione ceramica.

Il percorso – che sfocia infine nello showroom aziendale – si sviluppa come un’esperienza immersiva in uno spazio strutturato ma permeabile e adatto a cambiare nel tempo, attraversando decenni di storia del marchio che ha fatto delle collaborazioni con le voci più interessanti del design di ogni epoca un’occasione di evoluzione e la tessitura stessa della propria identità : Ettore Sottsass, Nathalie Du Pasquier, George J. Sowden, Marco Zanini, Christoph Radl, Michele De Lucchi, Karim Rashid, Arik Levy, Fabio Novembre; fino alle ultime generazioni, come Max Lamb,
Formafantasma, Dimorestudio, Benjamin Hubert, Quincoces-Dragò
, Bethan Laura Wood e Pierre Marie.

Il museo è aperto al pubblico su appuntamento a partire dal 6 settembre 2021.

Fondazione Vittoriano Bitossi
via Antonio Gramsci 14
50056 Montelupo Fiorentino (FI)
info@fondazionevittorianobitossi.it

+39 0571 51033


Accesso senza limiti al Museo, con GREEN PASS

Non più ingressi contingentati: al Museo della ceramica si potrà tornare ad accedere senza limiti di capienza.

Sono questi gli effetti
del DL 139 dell’8 ottobre 2021 (definito anche Decreto capienze),
secondo il quale i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli
altri istituti e luoghi della cultura non sono più soggetti al vincolo
del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Si ricorda però che è necessario esibire - la certificazione verde Covid-19 (Green Pass) accompagnata da un documento di riconoscimento.

Chi può avere il GreenPass?

  • Vaccinati contro il Covid-19 (anche solo con la prima dose);
  • Guariti da Covid-19;
  • Negativi a test molecolare o antigenico;

Dove va esibito?
Vi chiediamo di rivolgervi al nostro personale ed esibire il Green Pass per accedere al Museo

Per bambini sotto i 12 anni non è richiesta la certificazione verde ma sarà necessario esibire un documento d’identità attestante l’età o una certificazione firmata dai genitori. Inoltre, non sarà richiesta la certificazione verde ai soggetti riconosciuti esenti sulla base di idonea certificazione medica.

Resta l’obbligo dell’uso della mascherina all’interno dei locali a partire dai 6 anni d’età, verrà comunque eseguita all’ingresso la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani per accedere agli spazi, cercando di rispettare il distanziamento.


Montelupo – MMAB: Biblioteca, Museo ed Archivio aperti anche ad agosto.

La cultura non va in vacanza: il MMAB garantisce gli spazi e i servizi anche nel mese di agosto, andando incontro anche alle necessità dei cittadini dei comuni limitrofi.

Il MMAB non si ferma; durante il mese di agosto sarà aperto sempre tranne il lunedì mattina. Un’apertura che permette alla struttura di essere una delle poche a offrire in questo periodo i suoi servizi e i suoi ambienti, in orario full time, in tutto il circondario dei comuni dell’Unione.

Dalle sale studio ai servizi bibliotecari fino ad arrivare a quelli museali: la struttura garantirà buona parte dei servizi agli utenti che accederanno agli spazi.

All’interno del MMAB saranno effettuati servizi di prestito e di restituzione del materiale bibliotecario, di bigliettazione per la visita al Museo e di consulenza turistica per i luoghi culturali e storici di Montelupo. Non sarà possibile garantire i servizi di prestito interbibliotecario per via delle chiusure estive delle altre strutture: la loro funzione è dunque al momento sospesa.

Gli orari di apertura del MMAB sono i
seguenti:

lunedì 14-19

Martedì 10-19

Mercoledì 10-19

Giovedì 10-19

Venerdì 10-19

Sabato 10-19

Domenica 10-19 (Museo e sala lettura)

A partire dal 6
agosto 2021 per accedere ai servizi all’interno degli spazi del
MMAB sarà necessario esibire la certificazione verde Covid-19 (Green
Pass) accompagnata da un documento di riconoscimento.

Per bambini sotto i 12 anni non è richiesta la certificazione verde ma sarà necessario esibire un documento d’identità attestante l’età o una certificazione firmata dai genitori. Non sarà richiesta la certificazione verde ai soggetti riconosciuti esenti sulla base di idonea certificazione medica.

Gli utenti sprovvisti della certificazione verde o altra idonea certificazione potranno restituire i materiali della biblioteca già in loro possesso in prima persona depositandoli all’ingresso del MMAB oppure affidandoli ad altra persona dotata di idonea certificazione. Potranno ottenere in prestito nuovi materiali, prenotandoli, e utilizzando una delle seguenti modalità per il loro ritiro: delegando una persona fiduciaria, maggiorenne, dotata di Green Pass o altra certificazione; ritirandoli direttamente all’ingresso del MMAB; ricorrendo al prestito a domicilio.

La prenotazione può essere effettuata direttamente dal catalogo in linea https://reanet.comperio.it/opac/ dopo essersi registrati, scrivendo all’email biblioteca@comune.montelupo-fiorentino.fi.it, oppure telefonando al seguente numero: 0571 - 1590353.

“Il MMAB, rimanendo aperto, offre una
possibilità altrimenti preclusa ai cittadini del territorio e delle
zone limitrofe: chi è solito prendere in prestito e restituire il
nostro materiale può continuare a farlo, chi invece è abituato a
servirsi presso altre biblioteche può servirsi della nostra
struttura per sopperire ad una momentanea mancanza sul suo territorio
o per godere di sale studio sempre aperte. Questo perché il MMAB non
si ferma e non va in vacanza!” afferma l’assessore alla cultura
Aglaia Viviani.


Museo archeologico: ripartono le attività

Previste sia aperture ordinarie che straordinarie

Una versione estesa di Cèramica che propone mostre, incontri, workshop con gli artisti e invade diversi luoghi della città.

Le aperture ordinarie sono:

venerdì 3, ore
14-18

sabato 18, ore 9-13

VISITA GUIDATA
GRATUITA, su prenotazione. È possibile scoprire la storia del
territorio con i nostri operatori domenica 26 in due turni di visita
(alle 9 e alle 11). Per info e prenotazione 3289509814.

E ancora. Domenica 19 dalle 16 alle 18: LABORATORIO RICETTE DI BELLEZZA alla Villa romana del Vergigno, su prenotazione. Per info e prenotazione 3288324549.

Sempre a disposizione per visite guidate anche al di fuori dell'orario di apertura e per laboratori per i più piccoli.

Chiamateci per avere informazioni ai numeri 0571541547 o 3289509814.

Si ricorda che per accedere al Museo e alla Villa romana e per partecipare alle varie attività è necessario il green pass per gli over 12.

Chiamateci per avere informazioni ai numeri 0571541547 o 3289509814.


Buongiorno Ceramica

15 e 16 maggio 2021, Montelupo Fiorentino
Eventi online, visite guidate, laboratori e studi aperti: si torna a respirare aria d’arte a Montelupo, in occasione della manifestazione organizzata in tutta Italia dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (www.buongiornoceramica.it) che coinvolge le 45 Città della Ceramica italiane.
Quello appena trascorso è stato un lungo inverno, in cui molte attività culturali sono state ferme e le porte del Museo della ceramica sono state per lungo tempo chiuse al pubblico. Le manifatture hanno continuato a lavorare come potevano e la programmazione culturale si è spostata prevalentemente on line.
Il mese di maggio ha portato con sé nuove aperture e la possibilità di organizzare iniziative ed eventi, seppur contenuti e con il doveroso rispetto delle norme igienico sanitarie e del distanziamento.
Primo importante appuntamento di questa nuova stagione è la manifestazione BUONGIORNO CERAMICA che si tiene in contemporanea nelle 45 città italiane di tradizione ceramica ed è promossa da AICC.
Particolarmente ricco il programma di questa edizione 2021 che prevede sia appuntamenti on line che off line.
A partire da giovedì 14 maggio con cadenza oraria sul canale youtube del Museo della ceramica e sulla pagina Facebook @Museomontelupo appuntamento con: "Ma cosa hai messo nel caffè? La ceramica di Montelupo si racconta attraverso i suoi protagonisti. Simone Innocenti intervista le aziende”.
In questo anno è nata e si è consolidata l’associazione Strada della Ceramica di Montelupo, oltre 30 artisti, artigiani, aziende molto diverse fra loro che si raccontano in un’intervista condotta dal giornalista Simone Innocenti.
Uno spaccato della storia, delle radici, delle motivazioni delle “vite di ceramica” del territorio, unite ai riferimenti culturali personali dei protagonisti della ceramica di Montelupo, ma anche della capacità produttiva e dell’ingegno delle aziende locali.
Immancabile, poi il “Selfie ceramico”, un classico di Buongiorno Ceramica, che invita tutti (non solo i ceramisti, ma anche il pubblico) a fotografarsi con un pezzo di ceramica e postare l’immagine sui social ufficiali nel weekend dell’evento.
La kermesse si concluderà poi on line domenica 16 maggio alle ore 19.00 con un brindisi ceramico, sempre sul canale del Museo della Ceramica.
Se la situazione sanitaria lo permetterà saranno proposte alcune iniziative in presenza.
Il Museo della Ceramica sarà aperto dalle 10 alle 19 con ingresso gratuito, saranno organizzati laboratori per bambini e saranno previste visite guidate speciali condotte dai ceramisti di Montelupo, che guideranno i visitatori alla scoperta del Museo del loro punto di vista di esperti, focalizzando l’attenzione non solo sulla storia o sulla tecnica, ma anche e soprattutto sul legame della collezione storica con il loro lavoro, sull’emozione e l’interpretazione personale.
Alcuni percorsi di visita attraverseranno la città di Montelupo per evidenziare i segni della contemporaneità lasciati dagli artisti di Materia Prima e dalle residenze artistiche prodotte dal Museo.
Ovviamente occorre prenotarsi al numero 0571/1590300 oppure via mail all’ indirizzo info@musemontelupo.it.
In Via XX Settembre, nella Galleria di Fabbrica Creativa Toscana, sarà aperta una nuova edizione del temporary shop e mostra della Strada della Ceramica.
La Ceramica sarà poi diffusa nelle vetrine del centro storico, in collaborazione con il commercianti di Montelupo.

Molte delle aziende della strada della ceramica rimarranno poi aperte per consentire ai visitatori di scoprire i segreti delle loro botteghe e dei loro atelier.
Al Museo della Ceramica e all’Ufficio Turistico sarà disponibile l’elenco delle aziende aperte e si potrà prenotarsi sul posto per la visita.
Da segnalare l’occasione speciale per visitare l’Atelier dell’artista Marco Bagnoli in un tour condotto in collaborazione con la Pro Loco Montelupo; anche in questo caso occorre prenotarsi scrivendo una mail a prolocomontelupo1@gmail.com.

Proprio in concomitanza con Buongiorno ceramica sarà riaperto l’Ufficio Turistico, che il 15 e 16 maggio sarà aperta dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00; mentre nei fine settimana successivi sarà aperto il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00.

«Finalmente torniamo ad aprire la nostra città, certo con cose piccole e contingentate, ma è come se tornassimo a svegliarci dopo un lungo sonno. Abbiamo bisogno di arte e cultura; non ci sono mancate le occasioni di incontro on line, ma c’è anche la necessità di tornare a incontrarci in carne ed ossa e magari scoprire ciò che prima davamo per scontato. I nostri piccoli gioielli. Permettetemi di ringraziare le nostre aziende che nonostante tutto continuano ad essere attive e instancabili nel promuoversi e promuovere il nome di Montelupo e vorrei ringraziare Simone Innocenti, montelupino doc, che ha saputo raccontare la ceramica attraverso le sue interviste», afferma l’assessore alla cultura Aglaia Viviani.>>


Dona il 5x1000 al Museo Montelupo

Da oggi è
possibile donare il 5 x 1000 alla Fondazione Museo Montelupo Onlus per
supportare lo sviluppo culturale del Museo della Ceramica, del Museo
Archeologico e della Ceramica di Montelupo.

Sostieni
le nostre attività, l’arte e la cultura del territorio di Montelupo Fiorentino,
la città della Ceramica toscana.

5×1000: come devolvere?
È semplice!
1)  Compila il modulo 730, il CU oppure il Modello Unico
2)  Firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c.1, lett. A) del D. lgs. n. 460 del 1997
3)  Indica il codice fiscale: 06271030485

Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CU fornitogli dal datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, può destinare il 5xmille usando la scheda disponibile QUI.

Si tratta di una scheda unica per la scelta della destinazione dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef. In ogni caso, le scelte della destinazione dell’8, 5 e 2 per mille non sono alternative tra di loro e possono pertanto essere tutte espresse.

Quest anno firma e devolvi anche tu il cinque per mille a noi e soprattutto fai passaparola tra i tuoi contatti.

Chi può donare il 5×1000?
Ogni contribuente che compila la dichiarazione dei redditi può destinare il 5×1000 delle proprie tasse a una organizzazione no profit.

Cosa devo fare esattamente affinché il mio contributo vada effettivamente alla Fondazione Museo Montelupo Onlus?
Oltre a firmare nel riquadro di pertinenza delle Onlus, bisogna specificare il codice fiscale di Fondazione Museo Montelupo Onlus (06271030485) nello spazio sotto la firma.

Qual è il termine per la consegna della dichiarazione dei redditi?
Il termine per la consegna del 730 ordinario è:

30 settembre 2021 per chi presenta il modello al proprio sostituto d’imposta.
-  30 settembre 2021 per chi presenta il modello al CAF o altro intermediario.

Il termine per la consegna del 730 precompilato è il 30 settembre 2021 direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il termine per la consegna del modello Redditi 2021 ex UNICO è:

-   dal 2 maggio 2021 al 30 giugno 2021 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale.
entro il 30 novembre 2021 se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente ovvero se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.


Museo archeologico: la riapertura il 1 maggio

Sarà aperto il primo venerdì del mese dalle 14.00 alle 18.00 e il terzo sabato di ogni mese dalle 9.00 alle 13.00.

Dopo il Museo della ceramica riapre le porte anche il Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino sabato 1 maggio. 

La struttura, gestita dalla cooperativa Ichnos rimarrà aperta tutti i primi venerdì del mese dalle 14.00 alle 18.00 e il terzo sabato del mese dalle 9.00 alle 13.00.

Saranno poi organizzati eventi e attività a tema a cui sarà possibile accedere su prenotazione. 

Il museo archeologico rappresenta un unicum sul territorio, un luogo affascinante per riscoprire le origini del territorio.

Il materiale esposto e i pezzi in deposito ammontano a circa 3.000 reperti, di diversa origine. La realizzazione del Museo Archeologico ha consentito di attribuire una fisionomia museale definita a materiali di grande importanza, frutto di oltre trent’anni di ricerche effettuate nel cuore della Toscana Settentrionale.
Il centro espositivo, per la sua storia, ha una fisionomia peculiare che lo distingue da gran parte dei musei civici della Toscana e di altre regioni italiane, in ordine alla spiccata estensione geografica e all’importante cronologia di riferimento. In esso, infatti, sono esposti resti provenienti da oltre 160 stazioni preistoriche, i reperti protostorici degli insediamenti capannicoli del Valdarno, le prime tracce del popolamento e dei centri etruschi d’altura, la colonizzazione romana e le conseguenti radicali trasformazioni impresse al territorio, la lunga transizione al Medioevo e la nascita dei nuovi insediamenti che supportarono il miracolo della Firenze rinascimentale.

Per informazioni:  +39 0571 541547 -info@museomontelupo.it


Riapertura Museo della Ceramica

Il 26 aprile riapre il Museo della Ceramica 

Per il fine settimana necessaria la prenotazione 

Il passaggio in zona gialla della Toscana permette di tornare finalmente a riaprire le porte del Museo della Ceramica. La struttura da un punto di vista organizzativo è pronta da tempo a questa eventualità, nell’attesa delle indicazioni fornite dal Governo.

Questo vuol dire che dopo lungo tempo il Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino riaprirà le porte ai cittadini e ai visitatori, il lunedì dalle 14.00 alle 19.00 e dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00.

Il numero massimo di capienza è di 10 persone per piano, per accedere, ovviamente è necessario igienizzarsi le mani e misurarsi la temperatura, come in tutti i luoghi pubblici.

Nel fine settimana è inoltre indispensabile prenotare la visita per telefono al numero 0571/1590300 oppure per mail, scrivendo all’indirizzo info@musemontelupo.it, indicando generalità e orario della visita. 

Il Museo può essere dunque riaperto e da tempo l’amministrazione comunale era pronta per accogliere i visitatori.

Tanti i progetti in cantiere nella speranza che la situazione sanitaria migliori e che sia possibile tornare a proporre iniziative di carattere culturale.

«Il Museo della ceramica è un punto di riferimento per la città e per la nostra programmazione culturale. Tante le iniziative che stiamo organizzando per i prossimi mesi a partire dalle iniziative pensate per la manifestazione nazionale BUONGIORNO CERAMICA, che di terrà a metà maggio. Abbiamo ovviamente progettato attività on line, integrandole anche con incontri con i ceramisti e visite guidate speciali al nostro Museo. L’auspicio è che la situazione sanitaria possa andare migliorando e ciò ci consenta di riappropriarci degli spazi della cultura e del confronto fra persone», afferma l'assessore alla cultura Aglaia Viviani.

Il Museo, dunque, aspetta tutti i cittadini che vogliano addentrarsi fra le sue sale e manufatti per recuperare una storia antica, ma profondamente collegata con il territorio. 

Ricordiamo che per tutti i residenti di Montelupo Firoentino l’ingresso al Museo è gratuito.


Montelupo 900

L’affermazione e il primato della “Scuola italiana” nella ceramica del
Novecento, e il ruolo da protagonista svolto da Montelupo in questo scenario,
sulla scia dei maestri ispirati alla tradizione di fine Ottocento, costituisce
una pagina fondamentale della storia artistica e di design internazionale.

Un tema affrontato da vari autori e che trova, per quanto riguarda la
produzione montelupina, una feconda stagione nel Dopoguerra. Lasciamo alle
parole di uno specialista come Emanuele Gaudenzi, storico della ceramica è
autore di numerose pubblicazioni critiche, la definizione di due importanti
esperienze novecentesche,   

Nello stile italiano «ad alcune fabbriche del territorio fiorentino va riconosciuto in tale ambito un ruolo di eccellenza. Di notevole interesse risultò infatti la gamma di stoviglie e complementi d’arredo realizzati dalla Mancioli di Montelupo e Altopascio. Celebri le linee “Rusticana” e “Beat”, oltre alla ”Collezione Medicea”, della cui progettazione si occuparono artisti e designer come Fernando Farulli, Gian Carlo Casini, Eva Zeisel, Sergio Dello Strologo, Ingrid Attenberg e, certo non ultimo, Nanni Valentini.

Altrettanto emblematica a Montelupo fu la vicenda della Guido Bitossi
& Figli, che con la direzione di Aldo Londi pervenne ai risultati più
lusinghieri. Grazie all’avvicendarsi in azienda di personaggi del calibro di
Ettore Sottsass, Saray Shermann, Remo Buti, e all’ispirato contributo dello
stesso Londi, si ebbero, fra le altre, le celebri serie “Rimini blu”,
“Etrusco”, “Uccelli”, “Fritte”, “Onorevoli”, “Componibile”. Un successo che
alla Bitossi proseguì con gli artisti del gruppo “Memphis”, fondato a Milano
nel 1981 da Ettore Sottsass, che dette il via al Nuovo design con i modelli di
Michele De Lucchi, Matteo Thun, Marco Zanini, Natale Du Pasquier e Antonella
Cimatti. A differenza dei loro predecessori, vincolati ad un serioso
funzionalismo, gli esponenti del Nuovo design – come quelli del Concept design
e del Design design – si riservarono una autonomia progettuale, un libero
divertissement all’insegna di una ritrovata “felicità espressiva”».

Da E. Gaudenzi, “La ceramica italiana del Novecento: arte, industria e design”, catalogo della mostra di Tutti i Colori, Montelupo 2019, pp 72-73.

(Red.)


Porcellana made in Montelupo

Sul finire del Quattrocento nelle botteghe ceramiche di Montelupo si
apre una nuova stagione produttiva, segnata dalla progettazione di nuove
partizioni decorative secondarie, articolate in motivi che si ripetono
armoniosamente in sequenza. Sono i tempi del ‘trust Antinori’, un contratto
stipulato nel 1490 fra l’imprenditore Francesco Antinori e 23 orciolai di
Montelupo, i quali producono per tre anni, quasi in esclusiva, a favore
dell’impresa del nobile fiorentino, secondo tipologie ceramiche, decorazioni e
prezzi stabiliti in precedenza.

E’ probabile che in questo momento vengano codificati molti dei motivi
seriali di grande successo, come il “floreale”, le “fasce”, la “penna di
pavone”, la “palmetta persiana”, ‘ovali e rombi’, sicuramente suggeriti da
altre espressioni artistiche, come la pittura su tavola e ‘a fresco’, la
tessitura, la tarsia lignea, le produzioni grafiche. Questa nuova e organizzata
produzione troverà un largo consenso in Toscana e al di fuori della regione. La
ricchezza e l’equilibrio cromatico raggiunto dagli smalti fiorentini non hanno
infatti eguali in questo periodo (1480-1540). I maestri svelano una capacità
eclettica e creativa senza precedenti, in grado, grazie alla maturata
esperienza, di rielaborare con la massima libertà e padronanza tutti gli spunti
provenienti sia dalla tradizione toscana, che dal bacino mediterraneo. Attorno
alla pittura figurativa, sempre più di qualità, si evolvono decori secondari di
forte equilibrio e raffinatezza, uniti a nuove tipologie di piatti e boccali
che spiccano sulla tavola per le ricercate tonalità.

Uno stilema molto diffuso fin dall’ultimo quarto del Quattrocento,
distribuito soprattutto sulle tese dei piatti, non solo nell’area fiorentina ma
anche in altre realtà produttive italiane, è certamente il decoro ‘alla
porcellana’, un impaginato che rivela il chiaro e diretto rimando ai manufatti
orientali di importazione sempre più richiesti dalle corti e dalle classi
sociali europee più agiate. Ai vasai di Montelupo si deve un peculiare
riadattamento del classico motivo cinese del fiore di loto impiegato nelle
porcellane della prima epoca Ming; sulle maioliche valdarnesi l’esotico fiore
assume la forma di una corolla sezionata a metà che il collezionista e studioso
Galeazzo Cora per primo definì ‘mezzaluna dentata’.

(Red.)