Contact MMXX - Visita guidata

Sabato 24 ottobre sarà possibile partecipare ad una visita guidata con i due artisti Patrizio Bartoloni e Gabriele “mrCorto” Resmini.

Le visite si svolgeranno nei seguenti orari: 10:00, 11:00, 16:30 e 17:30.

I posti sono limitati e per poter partecipare è obbligatorio registrarsi a: info@musemontelupo.it | +39 0571 1590300

La mostra sarà aperta fino al 31 Ottobre il Sabato e la Domenica
9.00 – 13.00; 15.00 – 19.00
Per info:
www.museomontelupo.it | info@musemontelupo.it |
+39 0571 1590300
www.contactmmxx.com


Ci sono sempre parole [non] festival delle narrazioni popolari (e impopolari) seconda edizione

Nel cuore della Toscana, tra antichi borghi, itinerari storico-artistici e ricche tradizioni enogastronomiche, torna "Ci sono sempre parole. [non] Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)".

Negli scorsi mesi vi abbiamo accompagnato alla scoperta dei temi del festival con 'Ci sono sempre parole' programma radiofonico del MuDEV su Radio Nostalgia.

Le narrazioni popolari: i racconti dei cittadini

Dall'11 al 13 settembre nei musei del MuDEV e sulla tratta della Via Francigena di Gambassi Terme si ascolteranno i racconti dei cittadini. Selezionati attraverso una call aperta a tutto il territorio, saranno loro stessi a metterli in scena con il supporto drammaturgico di attori professionisti.

Siamo in Toscana, ci troviamo in campagna e "l'andare a veglia"
era il modo per trascorrere le serate in compagnia, conversando,
leggendo, suonando un po' di musica, giocando o ballando. Il più bravo a
raccontare prendeva la parola e narrava storie che mischiavano verità e
fantasia costruendo un'epica del quotidiano di cui le province italiane
sono ricchissime.

Il filo conduttore sarà l'asse temporale che sempre segna la storia dei luoghi: racconti di emigranti, racconti di anziani, di famiglie, di bambini, di guerra, d'amore, di migranti arrivati negli ultimi decenni.

I RACCONTI DEI CITTADINI
11, 12, 13 settembre 2020

11 settembre
ore 18.30 – Palazzo Pretorio – Certaldo
I racconti di:
Gianni Cortina – Il Pelo e l’eremita di Gambassi Terme
Augusta Elena Giglioli –  A Terra
con il supporto drammaturgico de L’Oranona Teatro – Associazione Polis

ore 21.00 – BeGo Museo Benozzo Gozzoli – Castelfiorentino
Dario Boldrini – La vita è coesistenza
M. Grazia Lotti – Ho guadagnato vent’anni
Marco Mainardi – Lampedusa
Antonella Profeti – Senza Bicicon il supporto drammaturgico dell’Associazione Il Gabbiano

12 settembre
ore 10.00 – Via Francigena (Via Santa Maria a Chianni 77/A) – Gambassi Terme

Antonello Grieco – Di Francigena e Santa Maria a Chianni
con il supporto drammaturgico di Teatro Castello
Teatro trekking – difficoltà T (abbigliamento da trekking)

ore 19.00 – Museo della ceramica – Montelupo Fiorentino
Tamara Morelli – Ricordi d’infanzia
Elena Giannotti – Storia di famiglia
Rita Eller – A guardar le stellecon il supporto drammaturgico di Pilar Ternera

13 settembre
ore 21.00 – Museo civico e diocesano – Fucecchio
Sandro Gualdani  – Cercasi bassista
Paolo Fanciullacci – Brunero
Eugenio Pannocchi – Il mandolino
con il supporto drammaturgico di Andrea Giuntini

L'accesso a tutti gli eventi e agli spazi di Ci sono sempre parole [non] Festival delle narrazioni popolari (e impopolari) sarà gratuito ma consentito solo previa prenotazione obbligatoria, in modo da garantire il pieno rispetto delle norme vigenti in materia di contenimento della diffusione del Covid-19.

Prenota il tuo posto al link:
http://bit.ly/prenotazionifestivalMuDEV

Per maggiori informazioni:
info@museiempolesevaldelsa.it
www.museiempolesevaldelsa.it


Contact MMXX

Parte da Montelupo un progetto che collega le strade della ceramica e che vede la collaborazione dei due artisti Patrizio Bartoloni e Gabriele “mrCorto” Resmini e i loro rispettivi laboratori.

Dal 26 settembre al 31 ottobre i rinnovati spazi espositivi della Fornace Cioni Alderighi ospitano l'esposizione, promossa in collaborazione con la Fondazione Museo Montelupo, CONTACT MMXX

CONTACT MMXX è il risultato di un viaggio e di un incontro. Un viaggio fatto da un gruppo di ceramisti nella cittadina cinese di Fuping, come delegazione dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA CITTÀ DELLA CERAMICA a novembre/dicembre 2019. Qui hanno avuto modo di lavorare con le maestranze locali e di approfondire la conoscenza della cultura cinese, per realizzare opere che sono andate ad arricchire la collezione dei musei della famiglia Xu.

Un incontro con una differente realtà e un diverso approccio alla lavorazione della ceramica e un incontro anche fra due artisti e ceramisti: Patrizio Bartoloni e Gabriele “mrCorto” Resmini.

All’interno del grande studio approntato dagli ospiti orientali per la residenza d’artista organizzata da A.I.C.C. è nata l’amicizia tra loro e il sentimento di grande stima, lavorativa e personale che ha portato all'idea di provare a contaminare la propria tecnica e le proprie idee con quelle dell’altro.

Il primo test con cui hanno deciso di mettersi alla prova è stato quello di realizzare un restyling della tradizionale smaltatura Tang su alcuni dei vasi prodotti dalla fabbrica che si trova all’interno del villaggio di Fuping e dalla quale dipende buona parte della produzione ceramica.

Lo studio degli smalti e la tecnica pittorica di Patrizio si sono fusi, così, con lo studio sulle forme e l’idea grafica di mrCorto. 

Una volta tornati in Italia, a casa, lo stimolo e l’eccitamento per il test riuscito non si sono quietati, così, sono bastate poche telefonate, un weekend a Montelupo per dare nuovo combustibile alla scintilla iniziale.

I due artisti si sono cimentati in un progetto che prevede la rivisitazione in chiave contemporanea di alcune forme tradizionali delle realtà ceramiche di Albisola e di Montelupo, accostando il lavoro sulla grafica e sui materiali alle decorazioni tradizionali delle maioliche locali. 
Grazie alla disponibilità del Museo di Montelupo e di alcune manifatture storiche di Albisola Superiore, sono state selezionate quattro forme tipiche del vasellame proprio delle due città.

Lo studio della forma che mrCorto ha eseguito scomponendo le linee originarie, ne prevede un’estrema semplificazione rivisitata a sua volta su tre modelli per ognuna. La necessità di trasformazione tende ad avvicinare il pubblico abituato al design attuale, alle creazioni che abitualmente osserva all’interno dei musei o che lega in modo più o meno consapevole ad un passato glorioso ma ormai, se non in rari casi, passato.

In fase di studio a queste forme ne sono state accostate due nuove, come a suggellare il patto amicale verso il futuro. Per Albisola Superiore il “VASO OFFICINIO” realizzato con LucaPi dall’equipe di Officina900. Per Montelupo Fiorentino il “VASO BARTOLONIO” realizzato nel laboratorio delle Ceramiche Bartoloni. Tutte le forme partono dal cilindro di base che attraversa ogni vaso longitudinalmente caratterizzando l’intera collezione sviluppando le proprie linee su di esso.

Il risultato di questa insolita e creativa collaborazione è raccontata da una mostra, promossa in collaborazione con la Fondazione Museo Montelupo, che sarà inaugurata a Montelupo e che poi sarà ospitata, oltre che dalle due città d’origine degli artisti, in altre città della ceramica italiane. 

Saranno esposti 12 vasi montelupini, 12 vasi albisolesi e 2 prototipi.

Gli ambienti della mostra verranno suddivisi in otto spazi creando un percorso che per come è congegnato permette allo spettatore di compiere un viaggio nello spazio, nel tempo e nell'universo creativo sulle orme di quello intrapreso dai due artisti.

CONTACT MMXX
Spazio espositivo "Fornace Cioni Alderighi", Via Giro delle Mura
Vernissage, venerdì 25 settembre ore 18.30

Apertura 26 settembre - 31 ottobre
Orario: sabato e domenica 9.00 - 13.00; 15.00 - 19.00
Gli altri giorni apertura su richiesta rivolgendosi al Museo della ceramica, piazza Vittorio Veneto 11 

Informazioni
www.museomontelupo.it |info@musemontelupo.it| +39 0571 1590300
Sarà realizzato un catalogo della mostra


"L'Inferno" di Boris Mangani

#collezionemontelupo

Amo utilizzare tanti colori, perchè è molto emozionante vedere come cambiano dopo la cottura.
(B. Mangani)

Diciannove pannelli in ceramica rappresentano le visioni dantesche di Boris Mangani (1925-2005), cresciuto in una famiglia di ceramisti montelupini. Sempre incuriosito dall'equilibrio della bellezza e dalla trasformazione dei colori, applicò le sue esperienze nella propria bottega aperta nel 1968 con la moglie Raffaella, anch'essa ceramista, dove mise a frutto tutto il suo bagaglio di conoscenze tecniche e artistiche. La sua indole e il suo temperamento lo hanno reso persona sempre impegnata, partecipe alla vita civile e sociale di Montelupo. La sua attività lavorativa si concluse nel 1992 alla direzione della Dante Fanciullacci, erede della storica manifattura.

«L'Inferno di Dante» ha impegnato per tre anni il ceramista (2000-2003), dalla immaginazione dei versi dei Canti selezionati alla realizzazione dei disegni, fino alla loro riproduzione ed elaborazione cromatica. L'opera si inserisce nel solco mitologico e letterario che ha tanto appassionato la produzione di Mangani, già sperimentato con sei pannelli dedicati alle epiche gesta della guerra di Troia.

Dal 16 luglio al Museo della Ceramica di Montelupo


La villa romana del Vergigno

#archeologiamontelupo

La
villa romana del Vergigno, situata nel Comune di Montelupo Fiorentino in bassa Valdipesa, è una grande
villa rustica costruita nel corso del I secolo a.C e probabilmente abbandonata
durante il V secolo d.C (Fig.1).

La
scoperta del sito si deve a ricognizioni sul territorio effettuate dal Gruppo
Archeologico di Montelupo agli inizi degli anni 1980. Le prime indagini
stratigrafiche vennero condotte fra il 1989 e il 1994 con il contributo della
Fondazione Museo Montelupo sotto la direzione del dott. Marco Milanese prima e
del dott. Fausto Berti poi. Queste campagne di scavo si concentrarono sulla parte
residenziale della villa, complesso in cui furono individuati sedici ambienti, e uno spazio esterno caratterizzato dalle presenza di altre
strutture fra le quali una fornace da laterizi.

Dopo
la campagna di scavo del 1994 le indagini archeologiche si fermarono per
consentire il restauro e la salvaguardia del sito; così fra il 1995 e il 2007
fu costruita una grande struttura a copertura della zona termale e residenziale
e furono consolidati e restaurati le murature scoperte durante lo scavo. Nel
maggio del 2006 il sito venne incluso nel P.A.N. (Parco Archeologico
Naturalistico) e reso visitabile al pubblico.

Nell'estate
del 2013 sono riprese le indagini archeologiche con la creazione del Villa del
Vergigno Archaeological Project, nato grazie ad una collaborazione che
coinvolge il Sistema Museale di Montelupo, la cooperativa Ichnos. Archeologia,
Ambiente e Sperimentazione, l’associazione professionale Archeo&Tech,
University of Wyoming (Wyoming, USA), University of Waterloo (Waterloo, Canada),
Canadian Institute for Mediterranean Studies e Wilfrid Laurier University.

Dai dati emersi nel corso delle varie campagne di
scavo, l’inizio della frequentazione del sito sembra inquadrabile nel
processo
di colonizzazione
romana dell’areale fiorentino, avvenuto fra l'82 e il 30 a.C. Il primo impianto
subisce nel corso del periodo imperiale una serie di rifacimenti e
ristrutturazioni che portano la struttura ad essere dotata di un complesso
termale ad ipocausto, di una parte agricola con torchi per la produzione di
vino e olio e di fornaci per la cottura di ceramica domestica e anfore.

Nel
corso del V secolo d.C. si assiste all’abbandono del sito con conseguente
utilizzo delle strutture come cava per materiali da costruzione. In questo
momento viene colmato con le macerie provenienti
probabilmente dall’attività di demolizione
un grande avvallamento
situato a est dell’edificio principale che è tuttora in corso di scavo.

Con
la campagna di scavo del 2019 il team
ha proseguito l'indagine anche all’interno della parte residenziale, in
prossimità del prefurnio del sistema
a ipocausto. In questa area sono emerse anche le tracce di strutture infossate
legate alla lavorazione del ferro, fra le quali alcuni pozzetti a basso fuoco, che si inserivano nel processo metallurgico.

Gran parte del successo che il progetto ha avuto dalla sua nascita nel 2013 fino alla campagna più recente è dovuto anche alla presenza e al lavoro oltreoceano e sul sito del prof. Clarence McKenzie Lewis (Fig.2). La sua passione, la sua professionalità, la sensibilità con cui ha saputo gestire le operazioni di scavo, le dinamiche del gruppo degli studenti e i rapporti con le istituzioni hanno concorso a creare l’ambiente perfetto per la crescita e lo sviluppo del Villa del Vergigno Archaeological Project. Purtroppo l’8 marzo 2020 il prof e amico Mac è venuto improvvisamente a mancare lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. La prosecuzione del progetto servirà a onorare la sua memoria e a non vanificare l’impegno di un gruppo di professionisti e amministratori che insieme a lui hanno lavorato per la ricerca e per il territorio.

Lorenzo Cecchini, Francesco Cini, Andrea Violetti


Pillole del Novecento

#collezionemontelupo

Montelupo mette in mostra alcune importanti opere della sua collezione del Novecento. E lo fa con una chiave espositiva diversa. Negli spazi della Galleria Fabbrica Creativa Toscana, nel centro storico di Montelupo, assieme alle creazioni contemporanee dai Cantieri d’arte 2008-2019, sono raccolti artisti rappresentativi di un momento storico cruciale per le manifatture di Montelupo, la seconda metà del Novecento.

Una stagione feconda per Montelupo, trasformata in una fucina di idee d'argilla, giocata sulla labile distinzione fra artigianato e design industriale. In questo straordinario momento di rilancio del mercato, il ceramista si trasforma in imprenditore e comprende che il grande cambiamento sta nell’ottimizzazione delle capacità esecutive e tecniche, nella scelta delle materie prime di qualità e in un costante investimento progettuale. Ed ecco, che scorgiamo una sempre più assidua collaborazione tra manifatture, ceramisti, architetti, artisti e designer: fra i promotori certamente i Fratelli Fanciullacci, e poi a seguire, dagli anni Cinquanta, di Mancioli con Fernando Farulli e Nanni Valentini, e ancora di Bitossi con Aldo Londi e il loro sodalizio con Ettore Sottsass, sino a giungere alle più recenti collaborazioni con architetti e designer di tutto il mondo. Una menzione a parte merita Bruno Bagnoli, dalla prolifica collaborazione con numerose manifatture locali e internazionali, per la ricerca plastica predominante rispetto alla realizzazione di manufatti d’uso.

Quasi
contemporaneamente, con la ricerca formale dei designers la maggior parte delle
aziende ceramiche di Montelupo svolge un’attività sempre più intensa che,
soprattutto negli anni ’60 e ’70, ripercorre a tratti ciò che già era successo
nel lontano Rinascimento: una produzione ampia ma dettata dalla committenza e
quindi molto variegata negli stili, nei colori e nelle produzioni. La tradizione montelupina
si mantiene viva grazie a una nuova creatività che trova una serie di
importanti interpreti rappresentati nella mostra montelupina che potrete
visitare.


Montelupo a Luglio e Agosto ti aspetta!

Con il blog DIS|Chiuso il Museo
della Ceramica di Montelupo ha attivato una modalità di fruizione delle
collezioni e dei progetti fuori dalle mura dei nostri edifici.

La momentanea distanza fisica dal nostro pubblico
ha stimolato nuove modalità e fatto nascere contenuti inediti, che intendiamo
continuare a pubblicare e condividere.

Ma è anche arrivato il momento, dopo la riapertura
delle visite alla nostra collezione storica, di aggiungere un tassello
importante a quello che più ci piace fare: mostrarvi dal vivo le nostre
collezioni.

Dal prossimo 8 luglio e fino al 30 agosto, negli
spazi della Galleria Fabbrica Creativa Toscana, nel centro storico
di Montelupo, aprirà al pubblico la mostra Collezione Montelupoopere
moderne e contemporanee del Museo della Ceramica, donazioni e progetti dei
cantieri d'arte 2008|2019
, curata dalla Fondazione Museo Montelupo Onlus.

Per la prima volta abbiamo raccolto in un'unica
esposizione il lavoro di 30 artisti che hanno lavorato a Montelupo o che hanno
lasciato una traccia del loro passaggio in progetti di mostre e cantieri
d'arte.

La mostra si articola in due sezioni.

Nella prima, Pillole dalla collezione del Novecento,
sono raccolte opere ceramiche di artisti rappresentativi di un momento storico
cruciale per le manifatture di Montelupo, la seconda metà degli anni '50. Nel
dopoguerra, la spinta verso la ricostruzione economica e sociale si manifesta
attraverso la ripresa e l'incremento delle attività ceramiche precedenti, come
nel caso di Bitossi, ma anche nell'avvio progressivo nel tempo di nuove
manifatture che si trasformeranno in originali botteghe che manterranno viva la
tradizione artistica locale. Montelupo diventa incunabolo d'idee con Ettore
Sottsass che giunge alla metà degli anni Cinquanta nella fabbrica dei Bitossi,
dove insieme ad Aldo Londi dà vita a svariate collezioni, talvolta sganciate
dalle logiche commerciali. E poi i protagonisti della seconda metà del secolo,
alla continua ricerca individuale di filoni originali, con espliciti richiami
sia alle esperienze storiche che alle tendenze del momento, capaci nell'insieme
di offrire proposte artistiche diversificate da parte della "Fabbrica Montelupo". Sono
presenti lavori di Ettore Sottsass, Aldo Londi, Bruno Bagnoli, Silvano
Dolfi, Sergio Pucci, Bruno Cini, Beppe Serafini, Fernando Farulli
.

La sezione Cantiere Montelupo è
invece una raccolta di opere, o per meglio dire di tracce, lasciate dagli
artisti che in modi diversi sono entrati in contatto con Montelupo Fiorentino o
dei quali il Museo si è occupato dedicando loro o alla loro memoria, mostre e
progetti. Dal lavoro di Nanni Valentini, rimasto a Montelupo dopo la
mostra dedicata all'artista nel 2008, a quello di Alessio Tasca, che ha
realizzato una mostra alla Prioria di San Lorenzo nel 2009, si attraversa un
percorso che rappresenta anche un'evoluzione progettuale, che molto spesso ha
visto nascere le opere proprio a Montelupo, durante progetti di residenza e
incontro tra arte, design e artigianato. Segni che si trovano in questo
spazio ma anche nel tessuto urbano della nostra città, nelle opere site
specific 
di Eugenio Taccini (Biciclette, rotonda
statale 67), Ugo La Pietra (Museo della Ceramica), Gianni
Asdrubali
 (Muro di argine del fiume Pesa), Loris Cecchini (Piazza
Centi), Hidetoshi Nagasawa (Piazza VIII Marzo '44), Lucio
Perone
 (Pozzo dei Lavatoi), Bertozzi & Casoni (Giardino
del Palazzo Podestarile).

Sono in mostra opere di Nanni Valentini,
Alessio Tasca, Alfredo Gioventù, Khaled Ben Slimane, Beppe Domenici, Fabrizio
Plessi, Marco Ulivieri, Thomas Lange, Michele Guido, Lorenza Boisi, Ludovica
Gioscia , Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Maddalena Casadei,
Alessandro Roma, Chiara Camoni, Andrea Salvatori, Sabrina Mezzaqui, Salvatore
Arancio, T-Yong Chung, Luca Vanni, Matteo Cibic
.

Mostre, Cantieri e Residenze delle opere in mostra
2008|2019

Alessio Tasca a Montelupo, a cura di Alice Pistolesi e
Valerio Cappelli, 2008
Ho scelto la materia, Nanni Valentini, a cura di Alice Pistolesi e
Sergio Orlando Riva, 2009

Lo 2.0 vol 1 di Alfredo Gioventù e Khaled
Ben Slimane
, a cura di Marilena Pasquali, 2012
Lo 2.0
vol 3 Officina d’Arte di Eugenio Taccini, 2014

Premio Internazionale Baccio da Montelupo, vinto
da Marco Ulivieri, 2015

Beppe Domenici, Terra Fuoco e la Passione, a cura di Claudio Giorgetti, 2015
Materia Prima, la Ceramica dell'Arte Contemporanea, a cura di Marco Tonelli, 2016
Non Sporcare il Fiume – La scultura di Thomas Lange, a cura di Marco Tonelli, 2017
Materia Montelupo, residenze d’artista, a cura di Matteo Zauli, 2017
About a Vase, l'archetipo ceramico nell'arte contemporanea, a cura di Matteo Zauli, 2018
Doppio Circuito, Cantieri d'Arte tra Montelupo e Scandicci, a cura di Matteo Zauli, 2018
Il Colore Interiore, residenze d'artista a cura di Matteo Zauli, 2019
Paradiso Dreams, Matteo Cibic, a cura di Silvana Annicchiarico, 2019

COLLEZIONE MONTELUPO

a cura di
Fondazione Museo Montelupo Onlus
8 luglio|30 agosto 2020
Galleria Fabbrica Creativa Toscana
Via XX Settembre|Montelupo Fiorentino

INGRESSO GRATUITO
È consentito l'accesso a 15 persone per turno.
Obbligo del rispetto della distanza di un metro e dell'uso della mascherina.
Orari: dal giovedì alla domenica 19|22

Servizi in mostra: bookshop

Info e richieste di apertura straordinaria:
Museo della Ceramica, Piazza Vittorio Veneto 11 Ph. 0571|1590300
Facto al Molino, Via Marconi 2 Ph. 349|5815820


Riapertura Museo Archeologico

COMUNICATO
STAMPA

Anche il Museo
Archeologico di Montelupo riapre le porte ai visitatori

Si parte da
sabato 4 luglio. Ingressi su prenotazione

Riapre al pubblico
anche il Museo Archeologico di Montelupo, situato in via Santa Lucia, ai
margini del Parco dell’Ambrogiana.

Il Museo,
attualmente gestito dalla cooperativa Ichnos, è stato inaugurato nel 2007
nell’ex complesso di San Quirico e Santa Lucia, il Museo Archeologico è uno dei
più importanti del suo genere a livello nazionale, per la quantità di reperti e
per la diversificazione nel tipo di ricerca.

Il centro
espositivo, per la sua storia, ha una fisionomia peculiare che lo distingue da
gran parte dei musei civici della Toscana e di altre regioni italiane, in
ordine alla spiccata estensione geografica e all’importante cronologia di
riferimento. In esso, infatti, sono esposti resti provenienti da oltre 160
stazioni preistoriche, i reperti protostorici degli insediamenti capannicoli
del Valdarno, le prime tracce del popolamento e dei centri etruschi d’altura,
la colonizzazione romana e le conseguenti radicali trasformazioni impresse al
territorio, la lunga transizione al Medioevo e la nascita dei nuovi
insediamenti che supportarono il miracolo della Firenze rinascimentale.

I visitatori
potranno quindi tornare a scoprire tracce della storia del territorio.

Come?

Il museo sarà visitabile solo su prenotazione.
Le visite saranno solo su prenotazione (telefonica al numero 329/9509814 o via mail all’indirizzo mail didattica@coop-ichnos.com); i gruppi saranno accompagnati da operatori della Ichnos e dovranno essere composti da un massimo di 15 persone. Il costo di ogni visita guidata pari a € 50,00

Inoltre, appuntamento speciale per LE NOTTI DELL’ARCHEOLOGIA il fine settimana del 24-26 luglio: 

Venerdì 24 luglio, ore 21,30
Conferenza sul “Villa del Vergigno Archaeological Project” nel giardino del Museo Archeologico

Sabato 25 luglio e domenica 26 luglio, ore 18,00
Visite guidate agli scavi della Villa romana del Vergigno.

Scarica qui il programma completo de Le Notti dell‘Archeologia.


Sabato in ceramica

Visite guidate e incontro con un ceramista montelupino.

Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino - Piazza Vittorio Veneto, 11
Sabato 11, 18 e 25 luglio - 1, 8, 22 e 29 agosto | Ore 17

Il Museo della Ceramica di
Montelupo Fiorentino vi dà appuntamento ogni sabato pomeriggio per scoprire le
atmosfere delle sue collezioni storiche e per incontrare un ceramista
montelupino, che vi racconterà dal vivo i segreti dell'argilla e delle sue
tradizionali decorazioni. Un percorso che attraversa nove secoli fra colori e
curiosità di storia e di società fiorentina.

La visita potrà proseguire
autonomamente nel Borgo di Montelupo, dove l'impianto trecentesco ospita un
suggestivo itinerario fra scorci architettonici e creazioni d'arte
contemporanea di grandi maestri impegnati nella lavorazione ceramica.

Costo 10,00 euro a partecipante.
Visita guidata su prenotazione al n. +39 0571 1590300 o info@museomontelupo.it


La ceramica moderna in esposizione a Montelupo

In mostra opere di Ettore Sottsass, Fabrizio
Plessi, Francesco Simeti, Salvatore Arancio, T Yong Chung, Khaled Ben Slimane e
molti altri ancora

Il Comune di Montelupo da anni è luogo
d’incontro, cantiere in cui artisti contemporanei lavorano assieme agli
artigiani locali, insomma una fucina creativa.

Molti degli artisti che passano da Montelupo
lasciano una traccia della loro arte. Nei due mesi estivi sarà possibile
ammirare le opere degli artisti e di importanti nomi del Novecento.

Mostra diffusa delle collezioni moderne e contemporanee del Museo
della Ceramica.
Un percorso espositivo diffuso delle collezioni
moderne e contemporanee del Museo della Ceramica che interesserà la Galleria
Fabbrica Creativa Toscana di Via XX Settembre. Saranno esposte opere donate da
artisti e opere realizzate durante le esperienze di residenza artistica degli
ultimi anni.

Due le sezioni in cui sarà articolato il percorso di visita “Pillole della collezione del Novecento” con opere di Ettore Sottsass, Aldo Londi, Bruno Bagnoli, Silvano Dolfi, Sergio Pucci, Bruno Cini, Beppe Serafini, Fernando Farulli.

Cantiere Montelupo” con opere di artisti e designer contemporanei che hanno lavorato o collaborato con Montelupo Fiorentino o ai quali il Museo ha dedicato mostre e progetti dal 2008 al 2019, come Nanni Valentini, Alessio Tasca, Alfredo Gioventù, Khaled Ben Slimane, Beppe Domenici, Fabrizio Plessi, Marco Ulivieri, Thomas Lange, Michele Guido, Lorenza Boisi, Ludovica Gioscia, Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Maddalena Casadei, Andrea Salvatori, Sabrina Mezzaqui, Salvatore Arancio, T Yong Chung, Luca Vanni,  Matteo Cibic, Chiara Camoni, Alessandro Roma.

L’ingresso è gratuito con una capienza massima 15 persone per turno, dal giovedì alle domenica. Dalle 19.00 alle 22.00 a partire da mercoledì 8 luglio.

Nei fondi del centro storico e nelle vetrine dei
negozi si terrà anche una mostra diffusa delle manifatture della Strada della Ceramica di Montelupo.

Dal 16 luglio, inoltre, il Museo della Ceramica ospiterà anche la mostra Visioni d’Inferno, con i pannelli in ceramica di Boris Mangani raffiguranti i canti dell'Inferno dantesco.
Il Museo della Ceramica sarà aperto il lunedì pomeriggio (14.00 – 19.00) e dal martedì alla domenica (10.00 – 19.00) e tutti i sabati proporrà percorsi di visita speciali
.