Aperta fino all' 8 gennaio la mostra dedicata ai Cantieri Montelupo

Espongono
Elena Bellantoni, Serena Fineschi ed Elisa Merra

La
formula del Cantiere
di arte contemporanea

si
è
consolidata da alcuni
anni
a Montelupo Fiorentino e costituisce una peculiarità della ricerca
artistica del
territorio, che unisce arte visiva, manifattura, relazione
con la comunità.

In
ciascuna edizione dei Cantieri sono stati
invitati
in residenza alcuni
artisti che arrivano a Montelupo, vivono nella
città,
ne colgono le particolarità, interagiscono con il territorio per poi
lavorare con le manifatture locali a un loro progetto, realizzando
opere
che
nascono dal dialogo con il territorio e con i partecipanti ai
workshop.

L’elemento
fondamentale dell’intero processo si fonda su alcuni aspetti
sostanziali, tra i quali spicca l’importanza della relazione.

Le
ultime due edizioni dei Cantieri Montelupo dirette da Christian
Caliandro (storico dell’arte, critico e docente dell’Accademia di
Belle Arti di Firenze), hanno infatti favorito un rapporto molto
profondo tra il lavoro degli artisti, gli artigiani e la comunità
che si è avvicinata ai momenti della residenze.

I
workshop, in particolare, che si sono tenuti nel weekend di apertura
di ogni residenza, hanno consentito a chiunque di entrare nel
processo creativo dell’artista e di contribuire allo sviluppo delle
opere.

«Il punto non è l’arte comunitaria, o l’opera collettiva per forza. Non c’è nessun obbligo, naturalmente, così come non c’è alcuna prescrizione, o costrizione ideologica (in questa maniera non vengono fuori opere, o vengono fuori opere immancabilmente scadenti).

La partecipazione è certo uno degli elementi che entra, inevitabilmente, nel “risultato finale” – che comunque non esiste, perché è tutto parte di un processo in corso, di un processo che avviene, destinato a proseguire e dagli esiti imprevedibili…

Ecco, il processo. Un’idea confluisce nell’altra, una pratica nell’altra. La relazione con gli artigiani, con gli “esperti” della materia e delle tecniche, è fondamentale – ed è fondamentale anche il modo in cui questa relazione nasce e si costruisce, gli incontri che si succedono l’uno dopo l’altro e i dialoghi che nascono e si articolano. È fondamentale anche il modo in cui questi scambi contribuiscono allo sviluppo del processo», spiega il curatore , Christian Caliandro.

La
mostra che sarà inaugurata il prossimo 26 novembre e rimarrà aperta
fino all’8 gennaio racconta questo processo. Ciascuna opera è la
narrazione di una relazione.

Elena
Bellantoni
con il suo “MISONOSECCATA” è rimasta
colpita dalla situazione del torrente Pesa in estate e intorno
all’emergenza climatica ha dato vita ad una performance di
denuncia. La sua performance partecipata ha portato alla produzione
di oltre 40 lastre in argilla che ricalcano il letto del fiume in
secca, il ventre femminile arido che contiene la memoria dell’acqua.

Il
filo conduttore dell’intervento di Serena Fineschi
“La primavera dell’impazienza” è, appunto, l’impazienza,
una delle caratteristiche del nostro tempo, il cui emblema
involontario è rappresentato dal popcorn. Fineschi ha
lavorato su tre ambiti che restituiscono gli esiti in tre
installazioni: la prima riproduce i popcorn in ceramica con
diverse tecniche, la seconda presenta i bicchieri da cocktail
prodotti con i partecipanti al suo workshop, che trattengono,
nelle forme “sconvolte”, i gesti e le emozioni di chi li ha
realizzati; il terzo intervento, in collaborazione con Patrizio
Bartoloni, restituisce invece un ruolo di primo piano al “piedino”,
elemento imprescindibile di ogni bottega, tanto presente quanto non
considerato, indispensabile nelle fasi di produzione.

Elisa
Merra
,l’artista
vincitrice della call pubblica riservata agli under 30, ha
invece stravolto il concetto stesso del pozzo dei lavatoi, i luogo
che, grazie ai suoi ritrovamenti, ha permesso di ricostruire la
storia della ceramica di Montelupo, trasformandolo in una cassa di
risonanza per storie ed emozioni. Nell’opera “Prìncipi di
mucchio” la ceramica è forma e sostanza, contenuto e contenitore,
e trasmette il suono dei frammenti rotti, in una sorta di memoria
collettiva della genesi del Museo.

«Quanto più prosegue, e si evolve, il programma di residenze artistiche che unisce ceramica, arte visiva, parole e immagini, tanto più ci si accorge che l’ambiente e le persone costruiscono e scardinano (contestualmente) il meccanismo di approfondimento della reciproca conoscenza, coraggiosamente, senza il paracadute del compito da svolgere, o delle linee guida da seguire.

A Montelupo Fiorentino, dove il senso della ceramica coincide con quello del mestiere, della dimensione sociale, della fornitura di oggetti che si accompagnano a diverse quotidianità, della condivisione di spazi di lavoro e
di vita, lo sguardo delle tre artiste, Elena Bellantoni, Serena
Fineschi, Elisa Merra, si è posato, senza la sovrastruttura di un tema di riferimento, su elementi essenziali, che si riconoscono in dettagli unici e intimi di questa comunità ma che sono, allo stesso tempo, simboli universali.

Un Museo è un mondo complesso e dinamico, e ci piace vedere come il nostro costruisca la propria visione eterogenea nelle dinamiche della contemporaneità, dall’archeologica alla storia, dall’arte concettuale e visiva alla manifattura, senza i limiti dei recinti progettuali “a tutti i costi” che distolgono l’attenzione dal futuro e dalle sue imprevedibili mosse.», spiega la direttrice del Museo, Benedetta Falteri.

Le
artiste coinvolte hanno realizzato i loro lavori assieme agli artisti
e alle aziende locali:

Patrizio
Bartoloni, Ivana Antonini, Sergio Pilastri, Salvatore Mirenda e Marco
Ulivieri.

I
laboratori che si sono tenuti fra luglio e settembre dalle tre
artiste sono stati molto partecipati. A tutti i partecipanti è stato
chiesto di contribuire al racconto collettivo che è parte integrante
del catalogo della mostra. Hanno preso parte al progetto anche le
studentesse del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia Arte e
Spettacolo, corso di laurea del Prof. Giorgio Bacci, Università di
Firenze.

Per l’assessore alla cultura Aglaia Viviani, «La peculiarità dei cantieri curati da Christian Caliandro è quella di creare relazioni, prima che opere. Gli artisti chiamati a lavorare a Montelupo si integrano con la città, ne divengono parte ed è per questo che riescono a restituire l’identità più profonda di Montelupo nei loro lavori.

Rende bene l’idea di questo processo il termine “neovernacolare”: quell’opera “affettuosa”, in cui si riconosce “un effettivo interesse nei confronti del mondo e delle persone, un calore, un'intimità, una vicinanza, un’empatia (…) una dimensione umana senza la quale nulla esiste.” E veicola al meglio il senso della ricerca artistica di Caliandro a Montelupo. Le opere nate durante le residenze da lui qui curate, riflettono e trasudano l’essenza di Montelupo: guardano a Montelupo con la stessa amorosa confidenza grata che traspare dagli occhi della giovane Elisa Merra nel guardare la nostra meravigliosa Ivana Antonini».

Il
progetto Cantieri Montelupo è prodotto dalla Fondazione Museo
Montelupo assieme al Comune di Montelupo Fiorentino ed è sostenuto
dalla Regione Toscana nell'ambito del programma di iniziativa
regionale Toscanaincontemporanea2022.

Sedi della mostra diffusa:
Fornace del Museo, Via Giro delle Mura, 88
Palazzo Podestarile Via Baccio da Montelupo, 45
Museo della Ceramica, piazza Vittorio Veneto, 11
Sponda del fiume Pesa gps 43.731638, 11.023157 (Via XXV Aprile)

Orari
di apertura:

h.
10-13 >16-19: Sabati e domeniche, Giovedì 8 dicembre, Venerdì 9
dicembre, Martedì 27 dicembre, Venerdì 6 gennaio

h.
10-13 (ridotto): Sabato 24 e 31 dicembre

chiusure:
25, 26 dicembre e 1 gennaio

Percorso
mostra gratuito ad eccezione del biglietto di ingresso al Museo della
Ceramica (gratuità per residenti, under 18 e altre categorie
consultabili su www.museomontelupo.it)

Info
& booking

Museo della
Ceramica
info@museomontelupo.it
Ph. 0571 1590300


Museo archeologico: le attività in programma per novembre

Continuano le proposte del Museo Archeologico dedicati alle famiglie

Sabato 12 novembre
La storia in un tondello: scopriamo le monete romane!
Durante l'apertura del sabato mattina un esperto numismatico svelerà curiosità e segreti che si celano dietro le monete romane! Seguirà un laboratorio pratico.
Attività rivolta a: famiglie e bambini dai 7 anni in su.
Costo: attività gratuita, ingresso al museo secondo bigliettazione ordinaria
Su prenotazione entro le ore 13.00 di venerdì 18 novembre chiamando o inviando messaggio whatsapp al 347 1067746.

Sabato 19 novembre
Il sabato del villaggio... Neolitico!

Laboratorio dedicato all'invenzione dell'agricoltura. I partecipanti potranno scoprire come era organizzato un tipico villaggio del Neolitico partendo dai ritrovamenti del territorio e sperimenteranno due attività tipiche del periodo, tra cui la semina con strumenti preistorici.
Attività rivolta a: bambini dai 6 agli 11 anni
Costo: 6€. Orari: dalle 15 alle 17.00.
Su prenotazione entro le ore 13.00 di venerdì 18 novembre chiamando o inviando messaggio whatsapp al 347 1067746.


TUTTI AL MUSEO: laboratori, visite guidate, dimostrazioni durante le Domeniche al Museo!

In occasione delle Domeniche al Museo, anche nel mese di Novembre il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino offre due occasioni di divertimento e condivisione per grandi e piccini.

Domenica 13 Novembre e Domenica 27 Novembre sono previste due visite guidate speciali al Museo alle ore 16:00; a seguire, gli adulti potranno recarsi alla Fornace del Museo, dove troveranno i decoratori e i tornianti delle aziende del territorio che offriranno dimostrazioni di pittura e al tornio. Gli adulti potranno cimentarsi in queste attività.

I bambini, alle 17:00, dopo la visita, potranno invece dedicarsi a due laboratori.

Domenica 13, i bambini potranno partecipare, al piano superiore della Fornace, ad un laboratorio dal titolo "Il bosco e le sue creature: narrare attraverso le foglie" a cura dell'artista Giulia Alba Chiara Bono. In questo laboratorio i bambini potranno sperimentare la manipolazione dell'argilla, attraverso la tecnica della lastra. Con un mattarello, i bambini imprimeranno le foglie su una lastra, queste verranno poi ritagliate e decorate dando vita ad un quadretto personalizzato.

Domenica 27, i bambini, invece, potranno partecipare, al piano superiore della Fornace, ad un laboratorio dal titolo "PATTERN NATURA", a cura dell'artista Giulia Cantarutti. Il laboratorio intende sensibilizzare il mondo tattile dei bambini attraverso l'utilizzo di elementi naturali, come foglie e fiori applicati al mondo della ceramica.
Ogni partecipante avrà modo di sperimentare la decorazione su un oggetto ceramico utilizzando gli elementi naturali come pattern.

Ore 16.00: Visita guidata al Museo della Ceramica e alla Fornace
Ore 17.00: Laboratorio per bambini alla Fornace
Prezzo della visita guidata: € 5,00 (gratuito fino a 18 anni)
Prezzo del Laboratorio per bambini: € 5,00 (include la restituzione dei pezzi prodotti)
Max 20 posti disponibili per il Laboratorio, è consigliata la prenotazione ai seguenti contatti info@museomontelupo.it - 0571 1590300


Gli incontri culturali del MMAB

-CHI SIAMO E DA DOVE VENIAMO- il lungo cammino dell'evoluzione umana

Inizia la rassegna a carattere scientifico con un ciclo di incontri dedicati alla paleontologia. A cura del dott. Guido Sannino e con il patrocinio della Scuola di paleontologia dell'Università di Perugia. MMAB, piazza V, Veneto 11

Giovedì 13 ottobre 2022, ore 17:30

Alessandro Riga, ricercatore presso il ipartimento di biologia dell'Università di biologia dell'Università di Firenze. Charles Darwin: l'evoluzione di una teoria straordinaria

giovedì 27 ottobre 2022, ore 17:30

Damiano Marchi, professore associato presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa e direttore del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa. Africa: la cura del'umanità

Venerdì 11 novembre:

L’ultimo appuntamento avrà come oggetto la pubblicazione di Marta Pellistri, intitolata Tra Montelupo Fiorentino e Signa (Masso delle Fate 2020). Anche questa una raccolta di articoli scritti tra il 2000 e il 2010 e dedicati alle due “patrie” dell’autrice.


23 ottobre: Laboratori per bambini al Museo

Continuano le proposte del Museo della ceramica dedicati alle famiglie

Domenica
23
ottobre

16.00_Visita
e dimostrazioni al Museo e alla Fornace

Il
Museo Montelupo accoglie adulti e bambini con una visita guidata
speciale per famiglie incentrata sulle decorazioni della ceramica di
Montelupo. Al termine della visita ci sposteremo alla Fornace per
l’incontro con i ceramisti, per dimostrazioni di lavorazione al
tornio e pittura con possibilità, per gli adulti, di cimentarsi
nella lavorazione della ceramica, mentre i ragazzi potranno
partecipare al laboratorio al piano superiore.

17.00_Laboratorio
per bambini e ragazzi alla Fornace: la pittura su ceramica

Durante
l’attività i ragazzi saranno guidati dall’operatore a
riprodurre, secondo la loro personale rielaborazione, su piatti e
tazze di ceramica, i decori della ceramica di Montelupo.

Ritrovo
ore 16.00 al Museo della Ceramica

Costo
visita guidata museo e fornace: Euro 5.00, gratuito fino a
18 anni.

Costo laboratorio per bambini e ragazzi: Euro 5.00; include la restituzione degli oggetti prodotti durante il laboratorio


9 Ottobre 2022: Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo!

Il Museo della Ceramica e il Museo Archeologico aderiscono a questa iniziativa che si terrà il 9 Ottobre 2022, prevedendo numerose attività. I bambini partecipanti riceveranno in omaggio il kit della giornata che include il taccuino di Geronimo Stilton, mascotte di questa edizione.

Nella mattina di sabato 8 ottobre:
Il Museo Archeologico propone un evento per tutta la famiglia: i partecipanti visiteranno il Museo attraverso un divertente gioco, scoprendo nelle vetrine, tra i reperti archeologici, quali sono gli antenati degli oggetti moderni che usiamo tutti i giorni nella nostra vita.
Sono previsti due turni, alle 10 e alle 11.
L'attività è interamente gratuita per tutti i partecipanti all'evento.
La prenotazione è obbligatoria, fino alle ore 13 di venerdì 7 ottobre, chiamando o inviando un messaggio Whatsapp al numero 347 1067746.

Nel pomeriggio di domenica 9 ottobre:
Alle 16, adulti e bambini verranno accompagnati in una visita guidata speciale al Museo della Ceramica, durante la quale un operatore condurrà i partecipanti in un laboratorio fotografico da realizzare con i propri smartphone. La visita guidata e il laboratorio hanno un prezzo di 5€ a partecipante (gratuito fino ai 18 anni di età).
Alle 17, dopo una breve introduzione storica sulla storia della maiolica di Montelupo e le sue tecnologie, i ragazzi potranno partecipare ad un laboratorio di manipolazione dell'argilla presso la Fornace del Museo.
Il laboratorio ha il prezzo di 5€ a partecipante ed include la restituzione degli oggetti prodotti.
I posti massimi per il laboratorio sono 20, è dunque consigliata la prenotazione.

Ritrovo alle ore 16 davanti al Museo della Ceramica.
Per info e prenotazioni:
Museo della Ceramica, P.zza Vittorio Veneto 10/11, Montelupo Fiorentino
0571 1590300
info@museomontelupo.it

Vi aspettiamo!!!


Segreti di fornace

Segreti di Fornace: la rassegna dedicata alla storia di Montelupo

Riprendono gli appuntamenti alla Fornace del Museo il venerdì pomeriggio alle 17.30.

Venerdì 7 ottobre:

Il primo dei tre appuntamenti avrà come oggetto la recentissima pubblicazione della ricerca condotta da Stefano Romagnoli
sulla vita dei ceti popolari nell’area empolese e nel medio Valdarno a
cavallo fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, pubblicata da goWare. Una riflessione su una società apparentemente stagnante di cui il passaggio del secolo mostra le prime crepe.

Venerdì 28 ottobre:

Il secondo vedrà come protagonista Christian Caliandro,
autore della raccolta di contributi apparsi su varie pubblicazioni
intitolata L’arte rotta (Castelvecchi, 2022), in cui è raccontata anche
l’esperienza dei “Cantieri Montelupo” di cui Caliandro è stato curatore nel 2021.

Venerdì 11 novembre:

L’ultimo appuntamento avrà come oggetto la pubblicazione di Marta Pellistri, intitolata Tra Montelupo Fiorentino e Signa (Masso delle Fate 2020). Anche questa una raccolta di articoli scritti tra il 2000 e il 2010 e dedicati alle due “patrie” dell’autrice.

La Fornace del Museo è in Via Giro delle Mura, 88 a Montelupo Fiorentino.


Giornata delle Famiglie al Museo: sabato 8 e domenica 9 ottobre

Doppio
appuntamento all'Archeologico e al Museo della ceramica

F@Mu,
la giornata delle famiglie al Museo, giunta all'ottava edizione
è
diventato ormai l'evento culturale dedicato alle
famiglie
con bambini più grande e importante d'Italia

In
un momento storico in cui la cultura in Italia soffre
particolarmente, esistono nel contesto italiano moltissime realtà'
che stanno portando avanti un programma di offerta culturale per le
famiglie con bambini di altissimo livello.

I
Musei si stanno organizzando per rendere accessibil
i
alle
famiglie

le loro proposte partendo
dal
presupposto che la valorizzazione della diversità (culturale,
fisica, cognitiva) sia strumento indispensabile di inclusione sociale

Il
sistema museale di Montelupo aderisce con due iniziative, una
proposta dal Museo Archeologico e l'altra proposta dal Museo della
ceramica.

Si
parte sabato 8 ottobre.
Il Museo Archeologico propone
"Invenzioni di altri tempi!", un evento gratuito
per tutta la famiglia. I partecipanti
visiteranno il museo attraverso un divertente gioco scoprendo nelle
vetrine, tra i reperti, quali sono gli antenati degli oggetti moderni
che usiamo tutti i giorni.

Sono
previsti due turni alle 10.00 e alle 11.00 ed è necessario
prenotarsi entro le ore 13.00 di venerdì 7 ottobre chiamando
o inviando messaggio Whatsapp al 347 1067746.

Domenica
9 ottobre
il
Museo della ceramica invita "Tutti al museo!"
con visite guidate,
laboratori, dimostrazioni.
“Diversi ma Uguali” è
il titolo di F@Mu 2022,
un
tema che invita a riflettere sul ruolo dei musei in un’ottica di
inclusione e accessibilità nei confronti dei pubblici più diversi
.
I
bambini partecipanti riceveranno in omaggio il
kit della giornata, che include
il taccuino di Geronimo Stilton,
la mascotte di questa edizione.

Alle
16.00
prevista una
v
isita guidata con
laboratorio fotografico “Giochi di sguardi”
.
Il Museo Montelupo
accoglie adulti e bambini con una visita guidata speciale per
famiglie, durante la quale l’operatore condurrà i partecipanti in
un percorso di 10 giochi fotografici, da realizzare con i propri
smartphone, per incontrare le opere d’arte.

A
partire dalle 17.00 Laboratorio per bambini e ragazzi alla
Fornace:
Manipolare l’argilla. Il laboratorio è
preceduto da una breve introduzione storica sulla maiolica di
Montelupo e sulla sua tecnologia. Segue un corso di manipolazione
dell’argilla, presso il laboratorio didattico, dove i ragazzi
sperimenteranno con le proprie mani, sotto la guida di personale
esperto, le tecniche di base per la realizzazione di varie forme
della ceramica di Montelupo.

Informazioni

Ritrovo
ore 16.00 al Museo della Ceramica.

Età
consigliata per il laboratorio: 5-12 anni

Costo
visita guidata museo e fornace: 5 euro, gratuito fino a 18 anni
(include ingresso al museo) e costo laboratorio per
bambini e ragazzi 5 euro e include la restituzione degli oggetti
prodotti durante il laboratorio

Prenotazioni:

info@museomontelupo.it
- 0571
1590300


Settantadue nomi - Italian Garden

Opera dell'artista Marco Bagnoli nel Parco dell'Ambrogiana

Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MIC)

Il Signore entrò nella tintoria di Levi, prese settantadue colori, li gettò nel calderone e li ritrasse tutti bianchi e disse: Il Figlio dell’uomo è giunto invero come un tintore”. Vangelo di Filippo

L'opera di Marco Bagnoli ha un'origine lontana: sorge nell’immaginario dell’artista nel 2010, dopo un viaggio in Iran e passa attraverso gradi di trasformazione. Se nella prima creazione, pensata per il giardino del Padiglione Italiano di Auroville (città indiana nata dalla visione del filosofo e mistico Sri Aurobindo) sono le piante a circondare una fontana che sta al centro, nella sua evoluzione pensata per il giardino ad Isfahān, in Persia, già i vasi sostituiscono le piante.

Pur
cambiando nel suo aspetto formale, l’opera si fonda sempre sul
quinconce: gruppo di cinque unità, di cui quattro sono vertici di un
quadrato e la quinta è il suo centro. Da questa disposizione
armonica - spesso utilizzata da Bagnoli - nasce nell’opera per la
Villa Medicea dell'Ambrogiana un giardino originario:
rappresentazione simbolica della terra nel momento della sua
creazione; sospensione in un luogo in cui le cose ancora non emanano
alcuna ombra e ci sono restituite in tutta la loro purezza.

Settantadue
nomi - Italian Garden

-

è costituita da 72 vasi in ceramica smaltata blu, verde e rame a
terzo fuoco; il centro del quinconce - che rimane apparentemente
vuoto - ospita la forma ideale di un vaso asimmetrico che nella sua
rotazione dà origine ai 72 profili dei vasi torniti, posti a
quinconce nel giardino.

Settantadue
nomi - Italian Garden

ha inoltre una componente sonora fondamentale: quasi una voce che
emana dai vasi stessi e che intona le parole del poeta persiano Rumi:

Ed io chiesi: “Che cosa fare del mio cuore?”.
Lui disse: “Dimmi che cosa contiene”.
Ed io risposi: “Dolore ed amarezza”.
Lui mi disse: “Tienilo così com’è. La ferita è il punto da dove la Luce entrerà in te”

Voce
di poeta qui resa viva dalle voci degli artigiani e di chi ha
collaborato a vario titolo alla costruzione dell’opera: una
rappresentanza e una rappresentazione
della capacità manifatturiera del territorio toscano.

Proprio
in virtù di questo canto i vasi si potranno trasformare in
sonovasori.

Sonovasoro
- anagramma di vaso sonoro - è opera archetipica di Bagnoli esposta
per la prima volta a Valencia nel 2000.

Durante il complesso processo artistico di realizzazione dell’opera avvenuto nella fornace, nell'Atelier Marco Bagnoli e infine nel parco della villa Villa Medicea dell'Ambrogiana - è stato prodotto un video d’arte a cura di Ela Bialkowska e Giulia Lenzi, con la coreografia di Catherine Galasso, girato con la partecipazione attiva degli artigiani che hanno realizzato Settantadue nomi - Italian Garden.

Il video, che è parte integrante dell’opera stessa - anzi contribuisce a renderla Opera Scenica, altro tema fondante e caro a Bagnoli è stato proiettato la sera dell’inaugurazione sul muro di cinta della Villa Medicea dell'Ambrogiana e sarà presentato nelle conferenze nei musei partner del progetto: il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino e il Magazzino Italian Art di Cold Spring (NY), e in altre sedi prestigiose, comprese le città della rete AICC (Associazione Italiana delle Città della Ceramica).

Settantadue nomi - Italian Garden è corredato da un catalogo edito da Fondazione Museo Montelupo a cura di Giuliano Serafini e contenente anche un testo critico di Pier Luigi Tazzi, che prima della sua scomparsa tanto entusiasmo ha infuso in questo progetto.

Settantadue
nomi - Italian Garden

è destinata alle collezioni del Museo della Ceramica, istituzione
culturale che, affiancata dalla Fondazione Museo Montelupo, promuove
l’utilizzo del materiale ceramico nella produzione di opere d’arte
contemporanea anche attraverso residenze d’artista.

Oltre
alla ceramica va citata nell’opera di Marco Bagnoli anche la
presenza del vetro, altro materiale significativo nella produzione
manifatturiera del territorio.


Disponibile ora il nuovo catalogo della didattica 2022-2023

La nuova proposta didattica si suddivide in diverse macro aree. Sia l’area del Museo Archeologico sia l’area del Museo della Ceramica presentano, all’interno delle loro sezioni molteplici offerte suddivise in: percorsi didattici e laboratori didattici. Alcune attività possono svolgersi, su richiesta della persona/istituto, in modalità SMART attraverso l’ ausilio di un kit predisposto per ciascun laboratorio. Si ricorda che è possibile personalizzare i percorsi laboratoriali del Museo della Ceramica laddove sono stati contraddistinti dall’asterisco.