Hidetoshi Nagasawa
Il percorso artistico di Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940 – Ponderano, 2018) si lega indissolubilmente alla sua personale vicenda umana.
È infatti dopo un lungo viaggio in sella ad una bicicletta che dal Giappone approda a Milano, dove decide di rinunciare alla professione di architetto per dedicarsi all’arte. La natura e la memoria collettiva costituiscono i punti di riferimento della sua poetica che si esprime, sul finire degli anni Sessanta, attraverso azioni, video installazioni e concettuali giochi di parole. Tutta la sua opera successiva si basa sull’elaborazione di ambienti immersivi: costruzioni plastiche al confine tra architettura e scultura.
Ha partecipato a varie edizioni della Biennale di Venezia e alla IX edizione di Documenta a Kassel. Ha esposto in mostre personali e collettive nei principali musei di tutto il mondo, tra cui la Fondazione Mirò di Palma de Majorca, il MACRO di Roma, il Museum of Modern Art di Saitama e di Kawagoe, il National Museum of Art di Osaka, il Palazzo della Triennale di Milano, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Middelheim Museum di Anversa, il National Museum of Modern Art di Osaka, il Museum of Contemporary Art di Hiroshima, il Municipio Adachi-ku di Tokyo.
Numerose sono anche le sue installazioni site specific, nelle quali non rinuncia mai ad elaborare un serrato dialogo tra ambiente e scultura, tra opera e spazio. Fra queste la Stanza di barca d’oro per la Fiumara d’Arte di Tusa, realizzata nel 1989.