Il colore interiore

CROMATISMI E APPARENZE DELLA CERAMICA CONTEMPORANEA

A cura di Matteo Zauli

21 Giugno – 28 Luglio 2019

In occasione della  XXVII edizione di Cèramica, che coinvolge in maniera corale e festosa la città di Montelupo Fiorentino, il curatore Matteo Zauli, invitato per il secondo anno a esaltare le dimensioni più contemporanee del materiale della tradizione espressiva del territorio ha proposto la mostra collettiva Il colore interiore.

Nel momento in cui Montelupo Fiorentino presenta una mostra – approfondimento sulla propria ceramica storica rivissuta attraverso il colore, che si estende all’identità della festa della ceramica, anche la programmazione legata all’arte contemporanea segue tale filo narrativo ed identitario del territorio.

Il legame con il colore, fondamentale per la ceramica in ogni epoca e latitudine, viene indagato dunque anche ne Il colore interiore, ampio progetto di produzione e mostre, articolato fra spazi pubblici e privati del centro storico, idealmente collegati al MMAB. Il Museo della Ceramica di Montelupo, da puro custode della tradizione locale si proietta così concettualmente verso la contemporaneità e verso la sperimentazione, sempre finalizzata, attraverso il contatto e il dialogo con artisti italiani e internazionali, verso l’aggiornamento culturale delle proprie aziende e dei propri artisti.
In particolare alcuni tra i più utilizzati colori della produzione ceramica (il bianco ed il nero, il rosso e la terracotta) ed alcuni più inediti (il blu ed il rosa) costituiscono trampolini poetici e narrativi verso installazioni in cui, spesso, i lavori degli artisti invitati indagano l’aspetto cromatico in profondità.
Una profondità che si esprime in mostra spesso attraverso un gruppo di opere dello stesso autore, nello sforzo di comprendere al meglio il linguaggio espressivo di ogni artista invitato.
Alcune opere in mostra sono frutto di processi di produzione site specific, altre sono prese in prestito da collezioni italiane ed internazionali; alcune sono frutto del lavoro di artisti che sperimentano il materiale saltuariamente, altri di grandi maestri della materia.
Accanto ad esse, in una sezione specifica, si trovano in mostra opere realizzate da giovani artisti del territorio e dalle più contemporanee botteghe ceramiche, altre da alcuni selezionati studenti dell’Accademia di Firenze che hanno partecipato ai cantieri di produzione, a testimonianza della forte volontà di non considerare le opere degli artisti invitati presenze fini a se stesse, ma generatori di aggiornamento culturale del territorio.
Il tutto a ricreare quella eterogeneità di livelli e di linguaggi che è propria della ceramica, materiale multiforme per eccellenza.

Il colore è solo luce. MMAB padiglione contemporaneo. Eva Marisaldi, Valentina D’Amaro, Helena Kirchmaier, David Casini, Italo Zuffi, Mirco Denicolò.
Le strade bianche. Da Galleria Facto a Prioria di S. Lorenzo. Paolo Polloniato, Patricia Milan, Alberto Garutti, Eva Pelechova, Claudia Losi, Mathieu Mercier.
Rosso come l’amore. Via Garibaldi e dintorni. Emma Hart, Sabrina Mezzaqui, Frank Louis.
In forma di rosa. Via Garibaldi e dintorni. Alberto Garutti, Augusto Betti, Frank Louis.
Nero infinito. Ex cinema Risorti. David Casini, Salvatore Arancio, Carlo Zauli, Daniel Silver.
Profondissimi blu. Palazzina Facto. Alfonso Leoni, Suheru Fukami, Helena Kirkmaier, Giulia Bonora, Alan Guzman.
Terra cotta. Ex banca in piazza della Libertà. Sislej Xhafa, Sabrina Mezzaqui.