Loris Cecchini e la sperimentazione sui materiali
Tucany Art è l’azienda di Montelupo che sta collaborando con Loris Cecchini per la realizzazione dell’opera che sarà collocata in piazza Centi.
Per scoprire qualcosa in più sul lavoro di questo artista, abituato a sperimentare i materiali per i suoi lavori, abbiamo parlato proprio con chi materialmente si sta occupando della realizzazione.
Che cosa state producendo?
Stiamo realizzando una scultura che si compone di 29 semi sfere di varie dimensioni, in terracotta di Impruneta, di color grigio antracite.
Le diverse forme dovranno poi essere assemblate in un’unica scultura di dimensioni piuttosto imponenti. L’obiettivo è quello di creare dei vuoti fra una semisfera e l’altra.
Lo studio preparatorio è stato complesso?
Diciamo che è stato interessante lo studio sui materiali. Inizialmente avevamo provato a lavorare all’opposto, ovvero inserendo delle palle di polistirolo nei calchi di terracotta, per creare i vuoti. In questo modo la struttura però non reggeva. Ed è per questo che poi abbiamo sperimentato la seconda soluzione che è quella che stiamo percorrendo.
Per avere un’idea della grandezza dell’opera, basta pensare che abbiamo impiegato circa 10 giorni per realizzare il basamento su cui sarà montata.
Bertozzi & Casoni sperimentano la lavorazione a colombino
Siete a lavoro per realizzare l'opera nell'ambito del progetto di Materia Prima, in che cosa consiste? Cosa Vedremo alla fine?
Inizialmente per Materia Prima avevamo ideato un’opera diversa: una costruzione architettonica, un campanile che spuntava dal terreno, emergeva la sua punta, e in quel caso lì avremmo esibito il nostro repertorio, vicino al nostro stile.
Il vaso è una seconda scelta che però facciamo volentieri perché ci permette di confrontarci con una tecnica che non conoscevamo.
Stiamo realizzando un vaso con la tecnica a colombino, usata dai vasai della zona. Per noi è la prima volta che ci cimentiamo questa modalità di lavoro. Il risultato sarà sicuramente un grande vaso che arriverà a misurare oltre due metri di altezza come da tradizione del luogo.
Comunque l’opera avrà degli elementi che richiameranno la vostra cifra stilistica?
Sì certamente, anche se ancora siamo incerti su come concluderlo, se utilizzando una testa di gorilla o in un modo più adatto al contesto.
La base sarà sicuramente una zolla che richiama la natura con l’inserimento di rifiuti umani. L’idea è quella di far sembrare che il vaso sia appoggiato su dei reperti archeologici, che andranno a contaminare leggermente il vaso. Sulla sommità vedremo cosa mettere, ho una mezza idea, però non vi anticipo nulla; dipende come evolvono le cose.
Possiamo dire che la vostra opera si sviluppa e si evolve con il proseguire del lavoro?
Esattamente. Questo è lo spirito del nostro lavoro. Nel progetto Materia Prima sono coinvolti architetti, progettisti e artisti, che hanno più dimestichezza con l’elaborazione di un progetto che consegnano a coloro che materialmente lo eseguiranno. Noi siamo artisti, amanuensi, non c’è separazione fra la fase progettuale e quella della realizzazione.
Una domanda sulla poetica con cui lavorate: sono interessata al legame fra l’arte tradizionale e il riferimento ai rifiuti umani.
Per noi il rifiuto è a 360 gradi. Il rifiuto è anche a livello artistico. Per noi ciò che è rifiuto merita una seconda possibilità e semplicemente gliela concediamo. Banalmente nella nostra poetica un barattolo di vernice può avere una seconda vita.
Mi spiego meglio: questo barattolo inizialmente è usato per contenere la vernice, noi invece di buttarlo lo riusiamo per un valore estetico, grazie alla sua forma e ai suoi colori.
Non è un messaggio totalmente devoto all'ecologia o quanto meno non il pensiero principale che guida il nostro agire. Ci focalizziamo maggiormente sull’aspetto estetico.
Materia prima: una giornata per i bambini
Materia Prima è la rassegna proposta dal comune di Montelupo e dalla fondazione Museo Montelupo dedicata all’arte contemporanea. Il progetto partito già del 2015 è ora nel momento di sua massima espressione.
Lo scorso 19 marzo è stata inaugurata la mostra storica con opere degli artisti Spagnulo, Leoncillo, Mainolfi, Cerone e Ducrot.
La mostra allestita sui due piani del Palazzo Podestarile è composta nel suo insieme da cinque omaggi monografici che, in senso cronologico e generazionale, compongono un discorso sulla scultura italiana del Novecento ai giorni nostri; cinque artisti che hanno fatto un uso innovativo e formalmente avanzato della terracotta e della ceramica smaltata. Sono in tutto esposte venti opere, realizzate a partire dal 1959 al 2016, alcune delle quali si articolano nello spazio dando vita a veri e propri ambienti scultorei
Nello stesso giorno sono state inaugurate anche la Project Room dedicata ai giovani artisti che lavorano con la ceramica e tre opere site specific progettate per Montelupo Fiorentino da tre artisti quali Lucio Perone, Fabrizio Plessi e Gianni Asdrubali.
In questo momento gli artigiani montelupini stanno ultimano le altre opere site specific progettate da Ugo La Pietra, Bertozzi & Casoni, Loris Cecchini e Hidetoshi Nagasawa e che saranno inaugurate nel corso di Cèramica dal 2 al 5 giugno.
Domenica 17 aprile, intanto Materia Prima continua con una nuova tappa dedicata ai più piccoli.
Alle ore 16.00 partirà il tour guidato alla scoperta delle opere in città che si concluderà con una visita speciale alla mostra storica allestita presso il Palazzo Podestarile.
Da qui i bambini si sposteranno al MMAB (in piazza Vittorio Veneto, 11) dove potranno prendere parte a un laboratorio di manipolazione della ceramica.
In questo modo i bambini avranno modo di entrare in contatto con le opere degli artisti di fama internazione e locale. Inoltre, con il laboratorio di ceramica al MMAB, dove potranno giocare, divertirsi, creare e imparare.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con la cooperativa Indaco, si rivolge a bambini con un’età compresa fra 4 e 9 anni e il costo a bambino è di 6 euro.
È richiesta la prenotazione obbligatoria entro le ore 12.00 di sabato 16 aprile
Per prenotazioni e informazioni: 0571/51352; info@museomontelpo.it
Materia prima: una giornata per i bambini
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Lo scorso 19 marzo è stata inaugurata la mostra storica con opere degli artisti Spagnulo, Leoncillo, Mainolfi, Cerone e Ducrot.
La mostra allestita sui due piani del Palazzo Podestarile è composta nel suo insieme da cinque omaggi monografici che, in senso cronologico e generazionale, compongono un discorso sulla scultura italiana del Novecento ai giorni nostri; cinque artisti che hanno fatto un uso innovativo e formalmente avanzato della terracotta e della ceramica smaltata. Sono in tutto esposte venti opere, realizzate a partire dal 1959 al 2016, alcune delle quali si articolano nello spazio dando vita a veri e propri ambienti scultorei
Nello stesso giorno sono state inaugurate anche la Project Room dedicata ai giovani artisti che lavorano con la ceramica e tre opere site specific progettate per Montelupo Fiorentino da tre artisti quali Lucio Perone, Fabrizio Plessi e Gianni Asdrubali.
In questo momento gli artigiani montelupini stanno ultimano le altre opere site specific progettate da Ugo La Pietra, Bertozzi & Casoni, Loris Cecchini e Hidetoshi Nagasawa e che saranno inaugurate nel corso di Cèramica dal 2 al 5 giugno.
Domenica 17 aprile, intanto Materia Prima continua con una nuova tappa dedicata ai più piccoli.
Alle ore 16.00 partirà il tour guidato alla scoperta delle opere in città che si concluderà con una visita speciale alla mostra storica allestita presso il Palazzo Podestarile.
Da qui i bambini si sposteranno al MMAB (in piazza Vittorio Veneto, 11) dove potranno prendere parte a un laboratorio di manipolazione della ceramica.
In questo modo i bambini avranno modo di entrare in contatto con le opere degli artisti di fama internazione e locale. Inoltre, con il laboratorio di ceramica al MMAB, dove potranno giocare, divertirsi, creare e imparare.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con la cooperativa Indaco, si rivolge a bambini con un’età compresa fra 4 e 9 anni e il costo a bambino è di 6 euro.
È richiesta la prenotazione obbligatoria entro le ore 12.00 di sabato 16 aprile
Per prenotazioni e informazioni: 0571/51352; info@museomontelpo.it
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Ugo La Pietra, fra sogno e realtà
Le opere Monumentali che saranno collocate in piazza Vittorio Veneto sono in fase di montaggio ed entro i primi di maggio il lavoro sarà concluso.
Abbiamo seguito l’assemblaggio dei diversi elementi che le compongono nella “bottega” delle ceramiche Dolfi di Ivana Antonini
Siamo arrivati alla fase finale della realizzazione dell'opera di Ugo la Pietra. Ivana Antonini, di che cosa ti stai occupando?
In questo momento stiamo incollando la parte finale dell'opera a delle piastre in ferro in modo da renderla stabile al momento in cui sarà collocata in piazza Vittorio Veneto. L'opera si compone in diversi pezzi? La base è costituita da un grande vaso in terracotta, di circa 90 cm d'altezza su cui sono montati elementi di 40 cm fino ad arrivare ad un'altezza di 3 metri, nella parte finale saranno posizionati degli oggetti in ceramica, con un importante valore simbolico.
Sono elementi che rimandano alla tradizione montelupina?
Rimandano alla tradizione montelupina e ognuno di essi ha uno specifico significato.
Il lupo è il simbolo della città ed elemento dello stemma cittadino; del nostro stemma.
Ci sono case tipiche (stilizzate) con una particolarità: sul loro tetto crescono degli aleberi.
Infine abbiamo realizzato due uccelli coloratissimi che per l’artista hanno un significato benaugurate, propiziatorio per la città.
L’idea è che ciascuna scultura sia un vaso, particolare e di grandi dimensioni, che ospita “fiori” dalle fattezze surreali, quasi oniriche.
Ciascuna scultura che sarà collocata in piazza Vittorio Veneto si compone di diverse parti, Possiamo dire che si tratta di un'opera collettiva questa?
È stato un lavoro a sei mani; oltre a me hanno collaborato con Ugo La pietra Le terreccotte Corradini e Rinaldi che hanno realizzato il grande vaso che costituisce la base dell'opera; i coni e la parte in terracotta sono stati realizzati dalla galleria di Mirenda Salvatore, che ha collaborato con le terrecotte Giglio e io che mi sono occupata del decoro e dell’assemblaggio.
Insomma, siamo in dirittura d'arrivo?
L'opera verrà completata in questo mese o al massimo a inizio maggio, per poi essere inaugurata nel mese di giugno.
Bertozzi & Casoni: il grande orcio in chiave contemporanea
Bertozzi & Casoni (Paolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni) sono di fatto gli unici artisti del progetto Sculture in città di Materia Prima a lavorare esclusivamente la ceramica, senza per questo poter essere definiti ceramisti. Il loro approccio è verso la forma, l’oggetto, e non la materia o la tecnica ceramica in sé. Grazie all’uso iperrealistico, ironico, di citazione e invenzione, le loro opere occupano ampi spazi che l’arte contemporanea, sempre più specialistica, difficilmente ormai riesce a contenere. Basterebbe pensare che le loro iconografie di riferimento possono estendersi dalle nature morte di ceramisti rinascimentali come Wenzel Jamnitzer o Bernard Palissy alle ricontestualizzazioni di opere di Warhol, Manzoni o a tematiche legate all’inquinamento ambientale.
A Montelupo hanno così deciso si lavorare su un clichè tradizionale del territorio, come il grande orcio, vaso o coppo di terracotta, sul quale innesteranno detriti, scarti e reperti del mondo contemporaneo, da latte di olio a un pneumatico di tir a fare da drammatico coperchio del vaso e dare corpo a un ideale recupero archeologico che, in un immediato, ma non troppo, futuro avverrebbe in una terra oramai contaminata e deturpata. Tali inserzioni di scarti sono in fondo i segni tipici delle loro opere dedicate alla discarica (anche culturale) dei nostri tempi, al senso dell’effimero e, se vogliamo, di tutto ciò che pur nella sua bellezza è destinato a corrompersi e morire.
Cèramica dei bambini
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I piccoli visitatori di Cèramica potranno scegliere fra diverse attività, pensate appositamente per loro
Intanto ve ne proponiamo un piccolo assaggio
Tour guidato alla scoperta di “Materia Prima”
Una camminata animata ed “interattiva” alla scoperta delle opere collocate in diversi luoghi della città: per ogni opera incontrata i bambini potranno soffermarsi e ascoltare un racconto che aiuterà loro a dare un senso visivo ed artistico alla “Materia Prima” trasformata, privilegiando la narrazione come linguaggio di conoscenza. Info: Tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 17,00
Durata 1 ora
Partecipazione su prenotazione allo 057151352. Costo di €5 a bambino.
Partenza dal MMAB arrivo al Palazzo Podestarile
Laboratorio artistico ”Materie Prime”.
Un vero e proprio atelier di arte aperto alla sperimentazione ed alla creatività.
Una “fabbrica d’arte”, un laboratorio aperto dove i bambini potranno dare vita ad opere artistiche, dove i materiali, la loro conoscenza, la loro sperimentazione sensoriale si intrecceranno con la creatività dei bambini per dare forma ad idee uniche “sperimentabili”. Quattro postazioni, quattro ”Maestre Materiologhe ” accoglieranno i bambini e i genitori intorno a quattro tavoli dove le materie liquide, solide e gassose si trasformeranno e prenderanno vita
Tutti i giorni dalle 17,00 alle 19,00, presso giardino del Palazzo Podestarile
Partecipazione libera e gratuita[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]
Cèramica dei bambini
I piccoli visitatori di Cèramica potranno scegliere fra diverse attività, pensate appositamente per loro
Ecco un piccolo assaggio!
Tour guidato alla scoperta di “Materia Prima”
Una camminata animata ed “interattiva” alla scoperta delle opere collocate in diversi luoghi della città: per ogni opera incontrata i bambini potranno soffermarsi e ascoltare un racconto che aiuterà loro a dare un senso visivo ed artistico alla “Materia Prima” trasformata, privilegiando la narrazione come linguaggio di conoscenza. Info: Tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 17,00
Durata 1 ora
Partecipazione su prenotazione allo 057151352. Costo di €5 a bambino.
Partenza dal MMAB arrivo al Palazzo Podestarile
Laboratorio artistico ”Materie Prime”
Un vero e proprio atelier di arte aperto alla sperimentazione ed alla creatività.
Una “fabbrica d’arte”, un laboratorio aperto dove i bambini potranno dare vita ad opere artistiche, dove i materiali, la loro conoscenza, la loro sperimentazione sensoriale si intrecceranno con la creatività dei bambini per dare forma ad idee uniche “sperimentabili”. Quattro postazioni, quattro ”Maestre Materiologhe ” accoglieranno i bambini e i genitori intorno a quattro tavoli dove le materie liquide, solide e gassose si trasformeranno e prenderanno vita
Tutti i giorni dalle 17,00 alle 19,00, presso giardino del Palazzo Podestarile
Partecipazione libera e gratuita
Loris Cecchini al Museo del Novecento
L'appuntamento è per mercoledì 20 aprile alle ore 17.30.
RICERCA E POETICA DEL RINNOVABILE: L’OPERA DI LORIS CECCHINI - Conversazione con Marco Tonelli, curatore del progetto Materia Prima
Loris Cecchini è un artista dall’inesauribile sete di ricerca e sperimentazione, che pone particolare attenzione ai materiali innovativi, in particolare plastici e metallici, e ai processi di crescita, accumulo, cristallizzazione afferenti a quei materiali. La sua indagine non si limita tuttavia alla formalizzazione di un processo inorganico, chimico o molecolare, ma si volge verso un’attualizzazione estetica, intesa come metafora di situazioni sociali, architettoniche, abitative, strutturali, organiche.
La sua capacità di indagare i processi di aggregazione della materia lo ha portato ad intuire le potenzialità formali di qualsiasi tipo di materiale, soprattutto se tecnologicamente avanzato o d’uso industriale. La sua opera può pertanto essere definita come una nuova modalità di pensare la scultura contemporanea, intesa come manipolazione formale di artifici e strutture non estetiche.
L’incontro sul lavoro e il linguaggio di Loris Cecchini, condotto dal critico d’arte Marco Tonelli, prende le mosse dal senso stesso della sua poetica per arrivare agli ultimi progetti, tra cui la realizzazione di un’opera site specific in ceramica (materia praticamente inedita per Cecchini) per la rassegna Materia Prima.
L’opera, che sarà installata permanentemente nella città di Montelupo Fiorentino, ha l’ambizione di sviluppare una tecnica antica, ma ancora tecnologicamente rinnovabile, come quella della terracotta.
Loris Cecchini, nato a Milano nel 1969, vive e lavora a Berlino. Ha esposto il suo lavoro a livello internazionale, con mostre personali in prestigiosi musei tra cui il Palais de Tokio, il Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne Métropole, il MoMA PS1 a New York, lo Shanghai Duolun MoMA di Shanghai, il Casal Solleric Museum di Palma di Maiorca, il Centro Gallego de Arte Contemporanea a Santiago de Compostela, la Kunstverein di Heidelberg, la Teseco Foundation di Pisa, il Quarter di Firenze,
Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali, tra cui la 56a , la 51a e la 49a Biennale di Venezia, la sesta e la nona Biennale di Shanghai, la 15a e la 13a Quadriennale di Roma, la Biennale di Taiwan a Taipei, la Biennale di Valencia in Spagna, la 12a Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, il Ludwig Museum a Colonia, Palazzo Fortuny a Venezia, Macro Future a Roma. Ha realizzato numerose istallazioni site-specific, tra cui si ricordano, in particolare, le creazioni per Villa Celle a Pistoia (2012), per il cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, per la Fondazione Boghossian di Bruxelles (2013) e per il Cleveland Clinic’s Arts & Medicine Institute negli Stati Uniti. Ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo, presso, tra l’altro, il Ludwig Museum di Colonia, il PAC di Milano, Palazzo Fourtuny a Venezia, Macro Future a Roma, MART di Rovereto, Haywart Gallery di Londra, The Garage Centre for Contemporary Culture Moscow, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Il Musée d’Art Contemporain di Lione, il MOCA di Shanghai, la Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino e altre ancora.
Marco Tonelli, critico d’arte, ha curato cataloghi e mostre di arte moderna e contemporanea, dedicati, tra gli altri, a Fabrizio Plessi, Bill Viola, Candida Höfer, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, Maurizio Mochetti. È stato Assessore alla Cultura del Comune di Mantova e Commissario inviti della XIV Quadriennale di Roma. Attualmente insegna Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone ed è Direttore artistico della rassegna Materia Prima presso la Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino. Ha pubblicato presso De Luca Editori d’Arte Pino Pascali. Catalogo generale delle sculture 1964-1968 (2011); The Art Horror Picture Show. Dalla Transavanguardia alla Transfunzionalità (2011) e Francis Bacon. Le atmosfere letterarie (2014). È inoltre autore del saggio La statua impossibile. Scultura e figura nella modernità, Marinotti Edizioni (2008) e della monografia Pino Pascali: il libero gioco della scultura, Johan & Levi Editore (2010). Suoi articoli sono usciti sulle riviste Ágalma, Mozart, Art e Dossier, Terzo Occhio, FMR, Look Lateral.
Vi aspettiamo a Montelupo per scoprire Materia Prima
Il 19 marzo è ufficialmente iniziata l'esposizione MATERIA PRIMA.
Tutta da scoprire con
- le opere site specific di Lucio Perone (al pozzo dei Lavatoi), Gianni Asdrubali (lungo Pesa all'altezza di Piazza della Libertà) e Fabrizio Plessi (ex Fornace Cioni Alderighi);
- l'esposizione dedicata a Giacinto Cerone, Giuseppe Ducrot, Leoncillo Leonardi, Luigi Mainolfi, Giuseppe Spagnulo
- la project room di giovani artisti.
L'esposizione è aperta dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 e il martedì e mercoledì su prenotazione.
Montelupo Fiorentino è facilmente raggiungibile da Firenze.
Con il treno, linea Firenze - Pisa, in 20 minuti si raggiunge la stazione di Montelupo - Capraia, direttamente nel centro cittadino e a 5 minuti a piedi dal palazzo podestarile.
In auto. Superstrada Firenze - Pisa - Livorno, uscita Montelupo. Visualizza la mappa
In autobus. Linea 72; per gli orari e le informazioni consulta il sito