Pillole del Novecento

#collezionemontelupo

Montelupo mette in mostra alcune importanti opere della sua collezione del Novecento. E lo fa con una chiave espositiva diversa. Negli spazi della Galleria Fabbrica Creativa Toscana, nel centro storico di Montelupo, assieme alle creazioni contemporanee dai Cantieri d’arte 2008-2019, sono raccolti artisti rappresentativi di un momento storico cruciale per le manifatture di Montelupo, la seconda metà del Novecento.

Una stagione feconda per Montelupo, trasformata in una fucina di idee d'argilla, giocata sulla labile distinzione fra artigianato e design industriale. In questo straordinario momento di rilancio del mercato, il ceramista si trasforma in imprenditore e comprende che il grande cambiamento sta nell’ottimizzazione delle capacità esecutive e tecniche, nella scelta delle materie prime di qualità e in un costante investimento progettuale. Ed ecco, che scorgiamo una sempre più assidua collaborazione tra manifatture, ceramisti, architetti, artisti e designer: fra i promotori certamente i Fratelli Fanciullacci, e poi a seguire, dagli anni Cinquanta, di Mancioli con Fernando Farulli e Nanni Valentini, e ancora di Bitossi con Aldo Londi e il loro sodalizio con Ettore Sottsass, sino a giungere alle più recenti collaborazioni con architetti e designer di tutto il mondo. Una menzione a parte merita Bruno Bagnoli, dalla prolifica collaborazione con numerose manifatture locali e internazionali, per la ricerca plastica predominante rispetto alla realizzazione di manufatti d’uso.

Quasi
contemporaneamente, con la ricerca formale dei designers la maggior parte delle
aziende ceramiche di Montelupo svolge un’attività sempre più intensa che,
soprattutto negli anni ’60 e ’70, ripercorre a tratti ciò che già era successo
nel lontano Rinascimento: una produzione ampia ma dettata dalla committenza e
quindi molto variegata negli stili, nei colori e nelle produzioni. La tradizione montelupina
si mantiene viva grazie a una nuova creatività che trova una serie di
importanti interpreti rappresentati nella mostra montelupina che potrete
visitare.


Montelupo a Luglio e Agosto ti aspetta!

Con il blog DIS|Chiuso il Museo
della Ceramica di Montelupo ha attivato una modalità di fruizione delle
collezioni e dei progetti fuori dalle mura dei nostri edifici.

La momentanea distanza fisica dal nostro pubblico
ha stimolato nuove modalità e fatto nascere contenuti inediti, che intendiamo
continuare a pubblicare e condividere.

Ma è anche arrivato il momento, dopo la riapertura
delle visite alla nostra collezione storica, di aggiungere un tassello
importante a quello che più ci piace fare: mostrarvi dal vivo le nostre
collezioni.

Dal prossimo 8 luglio e fino al 30 agosto, negli
spazi della Galleria Fabbrica Creativa Toscana, nel centro storico
di Montelupo, aprirà al pubblico la mostra Collezione Montelupoopere
moderne e contemporanee del Museo della Ceramica, donazioni e progetti dei
cantieri d'arte 2008|2019
, curata dalla Fondazione Museo Montelupo Onlus.

Per la prima volta abbiamo raccolto in un'unica
esposizione il lavoro di 30 artisti che hanno lavorato a Montelupo o che hanno
lasciato una traccia del loro passaggio in progetti di mostre e cantieri
d'arte.

La mostra si articola in due sezioni.

Nella prima, Pillole dalla collezione del Novecento,
sono raccolte opere ceramiche di artisti rappresentativi di un momento storico
cruciale per le manifatture di Montelupo, la seconda metà degli anni '50. Nel
dopoguerra, la spinta verso la ricostruzione economica e sociale si manifesta
attraverso la ripresa e l'incremento delle attività ceramiche precedenti, come
nel caso di Bitossi, ma anche nell'avvio progressivo nel tempo di nuove
manifatture che si trasformeranno in originali botteghe che manterranno viva la
tradizione artistica locale. Montelupo diventa incunabolo d'idee con Ettore
Sottsass che giunge alla metà degli anni Cinquanta nella fabbrica dei Bitossi,
dove insieme ad Aldo Londi dà vita a svariate collezioni, talvolta sganciate
dalle logiche commerciali. E poi i protagonisti della seconda metà del secolo,
alla continua ricerca individuale di filoni originali, con espliciti richiami
sia alle esperienze storiche che alle tendenze del momento, capaci nell'insieme
di offrire proposte artistiche diversificate da parte della "Fabbrica Montelupo". Sono
presenti lavori di Ettore Sottsass, Aldo Londi, Bruno Bagnoli, Silvano
Dolfi, Sergio Pucci, Bruno Cini, Beppe Serafini, Fernando Farulli
.

La sezione Cantiere Montelupo è
invece una raccolta di opere, o per meglio dire di tracce, lasciate dagli
artisti che in modi diversi sono entrati in contatto con Montelupo Fiorentino o
dei quali il Museo si è occupato dedicando loro o alla loro memoria, mostre e
progetti. Dal lavoro di Nanni Valentini, rimasto a Montelupo dopo la
mostra dedicata all'artista nel 2008, a quello di Alessio Tasca, che ha
realizzato una mostra alla Prioria di San Lorenzo nel 2009, si attraversa un
percorso che rappresenta anche un'evoluzione progettuale, che molto spesso ha
visto nascere le opere proprio a Montelupo, durante progetti di residenza e
incontro tra arte, design e artigianato. Segni che si trovano in questo
spazio ma anche nel tessuto urbano della nostra città, nelle opere site
specific 
di Eugenio Taccini (Biciclette, rotonda
statale 67), Ugo La Pietra (Museo della Ceramica), Gianni
Asdrubali
 (Muro di argine del fiume Pesa), Loris Cecchini (Piazza
Centi), Hidetoshi Nagasawa (Piazza VIII Marzo '44), Lucio
Perone
 (Pozzo dei Lavatoi), Bertozzi & Casoni (Giardino
del Palazzo Podestarile).

Sono in mostra opere di Nanni Valentini,
Alessio Tasca, Alfredo Gioventù, Khaled Ben Slimane, Beppe Domenici, Fabrizio
Plessi, Marco Ulivieri, Thomas Lange, Michele Guido, Lorenza Boisi, Ludovica
Gioscia , Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Maddalena Casadei,
Alessandro Roma, Chiara Camoni, Andrea Salvatori, Sabrina Mezzaqui, Salvatore
Arancio, T-Yong Chung, Luca Vanni, Matteo Cibic
.

Mostre, Cantieri e Residenze delle opere in mostra
2008|2019

Alessio Tasca a Montelupo, a cura di Alice Pistolesi e
Valerio Cappelli, 2008
Ho scelto la materia, Nanni Valentini, a cura di Alice Pistolesi e
Sergio Orlando Riva, 2009

Lo 2.0 vol 1 di Alfredo Gioventù e Khaled
Ben Slimane
, a cura di Marilena Pasquali, 2012
Lo 2.0
vol 3 Officina d’Arte di Eugenio Taccini, 2014

Premio Internazionale Baccio da Montelupo, vinto
da Marco Ulivieri, 2015

Beppe Domenici, Terra Fuoco e la Passione, a cura di Claudio Giorgetti, 2015
Materia Prima, la Ceramica dell'Arte Contemporanea, a cura di Marco Tonelli, 2016
Non Sporcare il Fiume – La scultura di Thomas Lange, a cura di Marco Tonelli, 2017
Materia Montelupo, residenze d’artista, a cura di Matteo Zauli, 2017
About a Vase, l'archetipo ceramico nell'arte contemporanea, a cura di Matteo Zauli, 2018
Doppio Circuito, Cantieri d'Arte tra Montelupo e Scandicci, a cura di Matteo Zauli, 2018
Il Colore Interiore, residenze d'artista a cura di Matteo Zauli, 2019
Paradiso Dreams, Matteo Cibic, a cura di Silvana Annicchiarico, 2019

COLLEZIONE MONTELUPO

a cura di
Fondazione Museo Montelupo Onlus
8 luglio|30 agosto 2020
Galleria Fabbrica Creativa Toscana
Via XX Settembre|Montelupo Fiorentino

INGRESSO GRATUITO
È consentito l'accesso a 15 persone per turno.
Obbligo del rispetto della distanza di un metro e dell'uso della mascherina.
Orari: dal giovedì alla domenica 19|22

Servizi in mostra: bookshop

Info e richieste di apertura straordinaria:
Museo della Ceramica, Piazza Vittorio Veneto 11 Ph. 0571|1590300
Facto al Molino, Via Marconi 2 Ph. 349|5815820


Riapertura Museo Archeologico

COMUNICATO
STAMPA

Anche il Museo
Archeologico di Montelupo riapre le porte ai visitatori

Si parte da
sabato 4 luglio. Ingressi su prenotazione

Riapre al pubblico
anche il Museo Archeologico di Montelupo, situato in via Santa Lucia, ai
margini del Parco dell’Ambrogiana.

Il Museo,
attualmente gestito dalla cooperativa Ichnos, è stato inaugurato nel 2007
nell’ex complesso di San Quirico e Santa Lucia, il Museo Archeologico è uno dei
più importanti del suo genere a livello nazionale, per la quantità di reperti e
per la diversificazione nel tipo di ricerca.

Il centro
espositivo, per la sua storia, ha una fisionomia peculiare che lo distingue da
gran parte dei musei civici della Toscana e di altre regioni italiane, in
ordine alla spiccata estensione geografica e all’importante cronologia di
riferimento. In esso, infatti, sono esposti resti provenienti da oltre 160
stazioni preistoriche, i reperti protostorici degli insediamenti capannicoli
del Valdarno, le prime tracce del popolamento e dei centri etruschi d’altura,
la colonizzazione romana e le conseguenti radicali trasformazioni impresse al
territorio, la lunga transizione al Medioevo e la nascita dei nuovi
insediamenti che supportarono il miracolo della Firenze rinascimentale.

I visitatori
potranno quindi tornare a scoprire tracce della storia del territorio.

Come?

Il museo sarà visitabile solo su prenotazione.
Le visite saranno solo su prenotazione (telefonica al numero 329/9509814 o via mail all’indirizzo mail didattica@coop-ichnos.com); i gruppi saranno accompagnati da operatori della Ichnos e dovranno essere composti da un massimo di 15 persone. Il costo di ogni visita guidata pari a € 50,00

Inoltre, appuntamento speciale per LE NOTTI DELL’ARCHEOLOGIA il fine settimana del 24-26 luglio: 

Venerdì 24 luglio, ore 21,30
Conferenza sul “Villa del Vergigno Archaeological Project” nel giardino del Museo Archeologico

Sabato 25 luglio e domenica 26 luglio, ore 18,00
Visite guidate agli scavi della Villa romana del Vergigno.

Scarica qui il programma completo de Le Notti dell‘Archeologia.


Sabato in ceramica

Visite guidate e incontro con un ceramista montelupino.

Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino - Piazza Vittorio Veneto, 11
Sabato 11, 18 e 25 luglio - 1, 8, 22 e 29 agosto | Ore 17

Il Museo della Ceramica di
Montelupo Fiorentino vi dà appuntamento ogni sabato pomeriggio per scoprire le
atmosfere delle sue collezioni storiche e per incontrare un ceramista
montelupino, che vi racconterà dal vivo i segreti dell'argilla e delle sue
tradizionali decorazioni. Un percorso che attraversa nove secoli fra colori e
curiosità di storia e di società fiorentina.

La visita potrà proseguire
autonomamente nel Borgo di Montelupo, dove l'impianto trecentesco ospita un
suggestivo itinerario fra scorci architettonici e creazioni d'arte
contemporanea di grandi maestri impegnati nella lavorazione ceramica.

Costo 10,00 euro a partecipante.
Visita guidata su prenotazione al n. +39 0571 1590300 o info@museomontelupo.it


La ceramica moderna in esposizione a Montelupo

In mostra opere di Ettore Sottsass, Fabrizio
Plessi, Francesco Simeti, Salvatore Arancio, T Yong Chung, Khaled Ben Slimane e
molti altri ancora

Il Comune di Montelupo da anni è luogo
d’incontro, cantiere in cui artisti contemporanei lavorano assieme agli
artigiani locali, insomma una fucina creativa.

Molti degli artisti che passano da Montelupo
lasciano una traccia della loro arte. Nei due mesi estivi sarà possibile
ammirare le opere degli artisti e di importanti nomi del Novecento.

Mostra diffusa delle collezioni moderne e contemporanee del Museo
della Ceramica.
Un percorso espositivo diffuso delle collezioni
moderne e contemporanee del Museo della Ceramica che interesserà la Galleria
Fabbrica Creativa Toscana di Via XX Settembre. Saranno esposte opere donate da
artisti e opere realizzate durante le esperienze di residenza artistica degli
ultimi anni.

Due le sezioni in cui sarà articolato il percorso di visita “Pillole della collezione del Novecento” con opere di Ettore Sottsass, Aldo Londi, Bruno Bagnoli, Silvano Dolfi, Sergio Pucci, Bruno Cini, Beppe Serafini, Fernando Farulli.

Cantiere Montelupo” con opere di artisti e designer contemporanei che hanno lavorato o collaborato con Montelupo Fiorentino o ai quali il Museo ha dedicato mostre e progetti dal 2008 al 2019, come Nanni Valentini, Alessio Tasca, Alfredo Gioventù, Khaled Ben Slimane, Beppe Domenici, Fabrizio Plessi, Marco Ulivieri, Thomas Lange, Michele Guido, Lorenza Boisi, Ludovica Gioscia, Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Maddalena Casadei, Andrea Salvatori, Sabrina Mezzaqui, Salvatore Arancio, T Yong Chung, Luca Vanni,  Matteo Cibic, Chiara Camoni, Alessandro Roma.

L’ingresso è gratuito con una capienza massima 15 persone per turno, dal giovedì alle domenica. Dalle 19.00 alle 22.00 a partire da mercoledì 8 luglio.

Nei fondi del centro storico e nelle vetrine dei
negozi si terrà anche una mostra diffusa delle manifatture della Strada della Ceramica di Montelupo.

Dal 16 luglio, inoltre, il Museo della Ceramica ospiterà anche la mostra Visioni d’Inferno, con i pannelli in ceramica di Boris Mangani raffiguranti i canti dell'Inferno dantesco.
Il Museo della Ceramica sarà aperto il lunedì pomeriggio (14.00 – 19.00) e dal martedì alla domenica (10.00 – 19.00) e tutti i sabati proporrà percorsi di visita speciali
.


Il centro per i più piccoli

Presso l'Info Point di Montelupo Fiorentino | Corso G.Garibaldi, 34

Giovedì 9, 16, 23 e 30 luglio - 6, 13, 20 e 27 agosto
Ore 17,30 - 18,15 - 19,00

Manipolare l'argilla
Il laboratorio didattico è preceduto da una breve introduzione storica sulla maiolica di Montelupo e sulla sua tecnologia. Segue un corso di manipolazione dell’argilla, in cui i partecipanti sperimenteranno con le proprie mani, sotto la guida di personale esperto, le tecniche di base per la realizzazione di varie forme della ceramica montelupina.

Venerdì 10, 17, 24 e 31 luglio - 7, 14, 21 e 28 agosto
Ore 17 ,30 - 18,15 - 19,00

Hands on. Linee interrotte – Laboratorio di restauro creativo
Ceramica che passione! Ricostruisci parte delle opere del Museo di Montelupo ed entra nel mondo dell'archeologia, tra storia e mistero.

Sabato 11, 18 e 25 luglio - 8, 22 e  29 agosto
Ore 17,30 - 18,15 - 19,00

Quel genio di... Picasso
Vieni a scoprire la storia dell'arte cubista e decora il tuo piatto con le famose forme geometriche di Picasso.

Domenica 12, 19 e 26 luglio - 2, 9, 23 e 30 agosto
Ore 17,30 - 18,15 - 19,00

La Villa dei desideri
Laboratorio–gioco sul tema della Villa medicea dell'Ambrogiana: racconteremo la sua straordinaria storia e ci immagineremo insieme cosa potrà diventare in futuro.

Costo a bambino 4 euro - Età dai 6 a 11 anni
Prenotazione obbligatoria +39 0571 1590300 - info@museomontelupo.it (Max 7 partecipanti a gruppo)


Iniziative Museo

COMUNICATO STAMPA

Dall’8 luglio tante iniziative per animare il centro di Montelupo


Protagonista la ceramica con tour della città e laboratori per bambini. Un’estate raccontata in diretta anche sulle frequenze di Radio Lady

È un’estate anomala quella che stiamo vivendo in bilico fra il bisogno di socialità e la necessità di tutelare la propria salute e mantenere le distanze.

Una situazione che inevitabilmente danneggia il commercio e la ristorazione.
Il Comune di Montelupo ha lanciato il progetto MONTELUPO DI FUORI, con la possibilità di estendersi su aree pubbliche senza dover pagare la COSAP e un’apposita campagna di comunicazione.

Parallelamente sono state studiati alcuni interventi di animazione e valorizzazione del centro che hanno a che fare con il prodotto tipico della città.

Cèramica 2020 è saltata, ma questa non sarà
comunque un’estate senza ceramica, grazie ad un programma di mostre, visite
guidate e laboratori per bambini studiati dalla Fondazione Museo Montelupo.

> Mostra diffusa delle collezioni moderne e contemporanee del
Museo della Ceramica.
Un percorso espositivo delle
collezioni moderne e contemporanee del Museo della Ceramica che interesserà la
Galleria Fabbrica Creativa Toscana di Via XX Settembre. Saranno esposte opere
donate da artisti e opere realizzate durante le esperienze di residenza
artistica degli ultimi anni.

Due le sezioni in cui si articola il percorso di visita: “Pillole del Novecento” con opere di Ettore Sottsass, Aldo Londi, Bruno Bagnoli, Silvano Dolfi, Sergio Pucci, Bruno Cini, Beppe Serafini, Fernando Farulli; e “Cantiere Montelupo” con opere di artisti e designer contemporanei che hanno lavorato o collaborato con Montelupo Fiorentino o ai quali il Museo ha dedicato mostre e progetti dal 2008 al 2019, come Nanni Valentini, Alessio Tasca, Alfredo Gioventù, Khaled Ben Slimane, Beppe Domenici, Fabrizio Plessi, Marco Ulivieri, Thomas Lange, Michele Guido, Lorenza Boisi, Ludovica Gioscia, Francesco Simeti, Nicola Toffolini, Maddalena Casadei, Andrea Salvatori, Sabrina Mezzaqui, Salvatore Arancio, T Yong Chung, Luca Vanni,  Matteo Cibic, Chiara Camoni, Alessandro Roma.

L’ingresso è gratuito con una capienza massima 15 persone per turno, dal giovedì alle domenica. Dalle 19.00 alle 22.00 a partire da mercoledì 8 luglio.

> Nei fondi del centro storico e nelle vetrine dei negozi si terrà una mostra diffusa delle manifatture della Strada della Ceramica di Montelupo.


> Il Museo della Ceramica sarà aperto il lunedì pomeriggio (14.00 – 19.00) e dal martedì alla domenica (10.00 – 19.00) e tutti i sabati proporrà percorsi di visita speciali

Sabato 11, 18 e 25 luglio e 1, 8, 22 e 29 agosto alle ore 17.00 il Museo della Ceramica dà appuntamento per scoprire le atmosfere delle sue collezioni storiche e per incontrare un ceramista montelupino, che racconterà dal vivo i segreti dell'argilla e delle sue tradizionali decorazioni. Un percorso che attraversa nove secoli fra colori e curiosità di storia e di società fiorentina. La visita potrà proseguire autonomamente nel Borgo di Montelupo, dove l'impianto trecentesco ospita un suggestivo itinerario fra scorci architettonici e creazioni d'arte contemporanea di grandi maestri impegnati nella lavorazione ceramica.

Il costo è di 10 euro a partecipante; è
necessaria la prenotazione per telefono al numero 0571
1590300
o per mail info@museomontelupo.it

Dal 16 luglio il Museo della Ceramica
ospiterà anche la mostra Visioni
d’Inferno
, con i pannelli in ceramica di Boris Mangani raffiguranti i canti
dell'Inferno dantesco.

> Il Centro per i più Piccoli (Info Point di Montelupo Fiorentino, corso G.Garibaldi, 34). Le famiglie e i bambini hanno sofferto gli effetti della chiusura totale e ancora oggi mancano proposte di intrattenimento pensate appositamente per loro. Nell’ambito delle attività di animazione sono state previste attività che si si svolgono dal giovedì alla domenica sia nel mese di luglio che in quello di agosto a partire dal 9 luglio con orario 17.30, 18.15 e 19.00.

Tutti i giovedì:  Manipolare l'argilla. Il laboratorio didattico è preceduto da una breve introduzione storica sulla maiolica di Montelupo e sulla sua tecnologia. Segue un corso di manipolazione dell’argilla, in cui i partecipanti sperimenteranno con le proprie mani, sotto la guida di personale esperto, le tecniche di base per la realizzazione di varie forme della ceramica montelupina.

Tutti i venerdì: Hands on. Linee interrotte - Laboratorio di restauro creativo Ceramica che passione! Ricostruisci le parti delle opere del Museo di Montelupo ed entra nel mondo dell'archeologia tra storia e mistero

Tutti i sabati:  Quel genio di... Picasso. Vieni a scoprire la storia dell'arte cubista e decora il tuo piatto con le famose forme geometriche di Picasso.

Tutte le domeniche:  La Villa dei desideri. Laboratorio–gioco sul tema della Villa medicea dell'Ambrogiana: racconteremo la sua straordinaria storia e ci immagineremo insieme cosa potrà diventare in futuro.

I laboratori sono pensati per bambini da 6 a 11 anni e hanno un costo di 4 euro a bambino. È obbligatoria la prenotazione: +39 0571 1590300 - info@museomontelupo.it

Le attività proposte nel Centro storico partiranno mercoledì 8 luglio. Per l’occasione, dalle 19.30 alle 21.30 è prevista una diretta da piazza della Libertà a cura di Radio Lady.

«Finalmente si parte! - esordisce così l’assessore alla cultura Aglaia Viviani – Mi riusciva difficile pensare ad un’estate completamente senza ceramica. La Fondazione, in piccolo e a corsa, è riuscita a proporre una programma di iniziative che dà valore al patrimonio della nostra città. Le aziende della ceramica così come tutti i settori stanno patendo le conseguenze della chiusura totale. Certo le mostre non apriranno occasioni di mercato, ma sono convinta che contribuiscano a rafforzare un senso di appartenenza che in questo momento fa veramente bene. Senza contare e di questo ne sono convinta, che sia indispensabile non cedere e lavorare per valorizzare costantemente la vocazione artistica della città»

Per l’assessore al commercio, Simone Focardi «Il programma presentato dalla Fondazione che porta laboratori per bambini, animazione, visite guidate e ceramica in centro storico si intreccia con la necessità del nostro tessuto commerciale di tornare a vivere. Queste iniziative sono solo alcune di quelle che abbiamo progettato per i prossimi mesi. Oltre alle dirette con Radio Lady, alla filodiffusione nel centro cittadino, a percorsi di trekking urbano, abbiamo progetto una campagna di video promozionali rivolti a tutti i negozi aderenti al Borgo degli Arlecchini».


Seriale ma non troppo

#collezionemontelupo

Eccoci di nuovo ad esplorare le collezioni di maioliche del
museo. Questa volta vorrei richiamare la vostra attenzione su un spetto un po
inconsueto, ma affascinante, che riguarda l’organizzazione del lavoro
all’interno delle fornaci rinascimentali.

Sul finire del XV secolo Montelupo era divenuto uno dei
centri di fabbrica più grandi dell’area del mediterraneo, tant’è che ceramiche
provenienti da queste fornaci si trovano in contesti risalenti a quell’epoca in
quasi tutto il mondo allora conosciuto. “Cocci” montelupini sono stati
rinvenuti anche sulle coste del nuovo mondo 
scoperto da Colombo appena pochi anni prima.

Niente avviene per caso, e nemmeno la crescita delle fornaci
montelupine si sottrae a questa regola. Le grandi famiglie di mercanti fiorentini,
intravedendo nel commercio della maiolica una buona possibilità di guadagno
hanno “investito” in questo luogo, e i vasai montelupini, forse stimolati dalle
richieste sempre più pressanti dei mercanti, hanno cercato soluzioni che
permettessero di trarre dal proprio lavoro un po’ più di guadagno.

I nostri vasai infatti nel periodo a cavallo fra i secoli XV
e XVI, svilupparono una grande quantità di motivi decorativi, che si prestavano
ad essere realizzate con un motivo di contorno, che una volta acquisita una
certa manualità, poteva essere eseguito anche dai “ragazzi di bottega”
lasciando al maestro il completamento delle parti più importanti e difficili
del pezzo.

Molte delle decorazione, poi, sono realizzate in modo quasi
seriale, e ad uno sguardo poco attento possono sembrano il risultati di colori
applicati sulle superfici con gesti sempre uguali, in modo da ottenere oggetti
uguali, appunto fabbricati in serie.  Se
guardiamo bene, vediamo invece che ogni pezzo è un “unicum” dove  c’è sempre un piccolo particolare che
distingue un piatto da un altro, un boccale da un altro.

Questa particolarità si ritrova anche in importanti forniture
per le istituzioni fiorentini, come per esempio la fornitura di orcioli ed
utelli per la spezieria di Santa Maria Novella. Chi avesse la voglia di
visitare il museo ospitato a Firenze presso la sede dell’antica spezieria in
via della Scala, troverà una serie di contenitori farmaceutici decorati a
grottesche, che formano un insieme omogeneo fatto, però di maioliche che si differenziano
una dall’altra per tanti particolari decorativi.

Ed ora, TROVATE LE DIFFERENZE!

Alessio Ferrari


Il segno del Podesta

#monteluponelmondo

Prosegue il
nostro viaggio alla scoperta delle più belle maioliche montelupine conservate
in collezioni pubbliche e private internazionali, opere di abili maestri che
hanno lavorato per le più importanti committenze fiorentine, e non solo.

Rimaniamo in terra di Francia, con un esemplare conservato al Museo Nazionale della Ceramica di Sèvres. ma cambiamo decisamente genere rispetto alla prima maiolica „straniera“ presentata sul nostro blog. Questa elegante targa murale è datata 4 gennaio 1478, ma un occhio attento osserva dipinto 1477 nello stile fiorentino detto "dell'incarnazione", ossia nell‘originale sistema cronologico  - citato nei documenti con la formula "ab incarnatione Domini" - che pone l'inizio dell'anno al concepimento di Cristo, cioè al 25 marzo, festa dell'Annunciazione. Quello fiorentino era certamente il più diffuso, e ritardava di due mesi e ventiquattro giorni il computo moderno (dal 31 dicembre al 25 marzo).

La nostra
targa si distingue per la particolare configurazione a "testa di
cavallo" (così viene infatti denominata), una forma araldica tipica del
tardo-quattrocento.

Nel
cartiglio in alto è riportato il nome di Nicola Corsini, che evidentemente
commissionò e poi collocò questa lastra in una composizione araldica allestita
in facciata o all'interno di un palazzo pubblico del Contado fiorentino.
Probabilmente proprio nel luogo ove esercitò le funzioni di governo, con la
carica di podestà o di vicario.

La targa
montelupina è fra le più antiche testimonianze di questo genere, a carattere
pubblico, caratterizzata dalla presenza di angeli reggistemma, con fitti
riempitivi stilizzati di gusto levantino a papavero oppiaceo. Delle figure
angeliche fluttuanti colpisce la tonalità in blu coibalto che dà forte consistenza
ai corpi, quasi innaturale. Qui il pittore spinge molto sulla volumetria, forse
perchè il pezzo doveva essere visto da una certa distanza. Al di là delle
tonalità e delle sfumature cromatiche, rimane la ricerca del tutto fiorentina
di un realismo pittorico nella raffigurazione - realizzata con la
"tavolozza fredda", una monocromia intervallata dall’impiego nelle
parti secondarie del verde, del bruno e del giallo che, fondendosi con
l’azzurro dominante creano un effetto in visione notturna -, in uno spazio
indefinito e senza tempo, che rende questi prodotti ancora di "sapore
medievale".

(Red.)


Il drago che non c'è

#collezionemontelupo

Eccoci ancora ad illustrare alcune delle tante maioliche che
costituiscono la collezione del nostro museo. Questa volta prenderemo in considerazione
un bellissimo piatto, fabbricato nelle fornaci montelupine a cavallo fra il
finire del XV secolo e l'inizio del secolo successivo.

Si tratta di un piatto dalle dimensioni notevoli, il cui
diametro massimo misura 34 cm.

La decorazione segue ormai i canoni rinascimentali, infatti
il piatto è diviso in due settori, uno dedicato alla decorazione centrale, e
l'altro per il decoro di contorno , separati da un un sottile filetto blu sulla
parte esterna, a cui si aggiunge a breve distanza,  un altro  filetto, ma questa volta più spesso, sempre in
blu.

La tipologia decorativa è quella detta “Armi e trofei”,
decoro elaborato dagli artefici montelupini, che bene si distingue dai decori
consimili di altri centri di fabbrica.

I vasai  montelupini,
hanno privilegiato la policromia, tralasciando la rigorosità della
rappresentazione grafica, ed hanno così trasformato una composizione di spade,
elmi, corazze e scudi, in un qualcosa di meno definito ma molto più colorato.
Gli scudi appaiono come delle macchie gialle bordate di rosso, con al centro un
ovale blu , che per quasi tre quarti è riempito dello stesso colore, mentre la
parte residua ha chiaramente il colore bianco dello smalto di fondo. Gli scudi
in numero di quattro, disposti sulla tesa del piatto, sono intercalati da
quattro ovali arancio delle stesse dimensioni. Gli ovali sono bordati di blu,
ed al centro portano un elmo realizzato in blu e manganese, che riempie quasi
tutto l'ovale.

La scena centrale presenta un cavaliere con elmo, armatura e
lancia, che su un cavallo bardato con finiture rosse, leggermente impennato.

La scena si svolge  su
di un prato,  lo spazio è poi delimitato
da due alberelli piuttosto esili, ed infini in alto è posto il blu del
cielo.  Sembra proprio la
rappresentazione di San Guiorgio, indfatti la tradizione popolare lo raffigura
come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che
trionfa sulla forza del maligno, solo che nel nostro piatto il drago non c'è, o
almeno, si vede un qualcosa di non molto definito, dove sparisce la punta della
lancia del cavaliere, che il drago lo fa intuire più che vedere.

A me piace pensare che il nostro pittore abbia inventato, per così dire, i “piatti a puntate”.

Forse il drago è sul piatto “successivo”, quasi che si
trattasse di un moderno fumetto in cui la storia si succede da una tavola a
quella successiva.

Alessio Ferrari