ALLA SCOPERTA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI MONTELUPO
SABATO 23 SETTEMBRE 2023
ALLA SCOPERTA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI MONTELUPO
Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2023 il Museo Archeologico propone a tutti gli interessati e appassionati una visita guidata alla sua collezione. Attraverso i reperti archeologici scopriremo usi e costumi delle civiltà che li hanno prodotti ridando così vita a chi ha abitato il nostro territorio nel passato.
Attività rivolta a: tutti
Costo: 1€ a persona.
Orari: 10.00
Prenotazione entro il 22 settembre chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461.
Campus settembrini al Museo Archeologico di Montelupo
Lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13
Campus settembrini al Museo Archeologico di Montelupo
Tre mattinate da trascorrere al Museo Archeologico prima del rientro a scuola: saranno proposti laboratori, giochi e tante attività che porteranno i partecipanti a spasso nella storia.
Orario: 8.30-12.30
Attività rivolta a: bambini della scuola primaria.
Costo: 12€ a partecipante a mattina
Su prenotazione entro il 6 settembre chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
Conferenze Terre degli Uffizi
Per la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi” a Settembre si terranno due conferenze aperte al pubblico all’interno del Museo della Ceramica in Piazza Vittorio Veneto, 11
– 𝙑𝙚𝙣𝙚𝙧𝙙𝙞̀ 𝟴 𝙨𝙚𝙩𝙩𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚
Ore 17:00 visita guidata alla mostra € 5.00 (non include il biglietto di ingresso al museo).
Ore 18:00 Conferenza Terre degli Uffizi: 𝙋𝙧𝙚𝙯𝙞𝙤𝙨𝙚 𝙘𝙚𝙧𝙖𝙢𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙍𝙞𝙣𝙖𝙨𝙘𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙞𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖, a cura di Marino Marini
Conferenza ad ingresso libero
– 𝙑𝙚𝙣𝙚𝙧𝙙𝙞̀ 𝟮𝟮 𝙨𝙚𝙩𝙩𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚
Ore 17:00 visita guidata alla mostra € 5.00 (non include il biglietto di ingresso al museo).
Ore 18:00 Conferenza Terre degli Uffizi: 𝙑𝙞𝙣𝙞 𝙚 𝙘𝙞𝙗𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙧𝙩𝙚 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙘𝙚𝙖, a cura di Giovanni Cipriani
Conferenza ad ingresso libero
Unicoop Firenze | Mostra terre degli Uffizi: sabato 5 agosto
Unicoop Firenze propone per i propri soci un ciclo di visite guidate gratuite nei 6 luoghi delle mostre di Terre degli Uffizi, progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana promosso da Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi progetti “Uffizi Diffusi” e “Piccoli Grandi Musei”.
Vi aspettiamo quindi al Museo della Ceramica con la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi. Una galleria di confronti“, a cura di Lorenza Camin e Alessio Ferrari.
Il prossimo appuntamento si terrà presso il MMAB, Piazza Vittorio Veneto 11, sabato 5 agosto alle ore 16:00.
Clicca qui per tutte le informazioni necessarie e per prenotare il tuo posto!
IL MOSAICO ROMANO
Venerdì 4 agosto dalle 16:00 alle 17:00 presso il Museo Archeologico di Montelupo, Via Santa Lucia 33.
Un laboratorio per ragazzi dedicato all’archeologia e alla scoperta della tecnica del mosaico, utilizzata fin dall’antichità per realizzare pavimentazioni e rivestimenti parietali. Gli antichi romani furono tra i più grandi estimatori di questa forma d’arte e, attraverso le scoperte archeologiche del nostro territorio, scopriremo che anche a due passi da casa nostra si nascondono bellissimi mosaici di età romana. I bambini potranno usare tesserine di tanti materiali e colori diversi per riprodurre una piccola opera d’arte musiva da portare a casa.
Attività rivolta a: bambini dai 6 ai 10 anni. Numero massimo di 10 partecipanti.Costo: 6€
Su prenotazione entro le ore 13.00 di giovedì 3 agosto chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
Museo archeologico | Programmazione giugno-settembre 2023
- Aperture ordinarie:
-Venerdì pomeriggio 14.00-18.00
-Sabato mattina 9.00-13.00
GIUGNO
- VENERDÌ 16 alle ore 17.00
- SABATO 17 alle ore 10.00
In occasione delle Giornate Europee dell'archeologia (16-18 giugno 2023) il Museo Archeologico presenta la COLLEZIONE AZZATI.
Sarà aperto al pubblico uno spazio normalmente chiuso e i visitatori avranno l'occasione di partecipare a due visite guidate a un deposito del Museo scoprendo come si conserva e si cura un'importante raccolta archeologica.
Visita rivolta a: tutti
Costo: gratuito
Su prenotazione entro le ore 18.00 di giovedì 15 giugno chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
LUGLIO
VENERDÌ 14
NOTTI DELL'ARCHEOLOGIA 2023
METTI UNA SERA AL MUSEO: BENESSERE E BELLEZZA AL TEMPO DEI ROMANI
In occasione delle NOTTI DELL'ARCHEOLOGIA il Museo Archeologico di Montelupo propone una visita guidata serale alla sua collezione. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta delle sezioni etrusca e romana del museo con uno speciale approfondimento su benessere e cosmesi nell'antica Roma. Sarà allestito uno spazio con riproduzioni di reperti e alcuni dei prodotti più usati dai romani per la bellezza e la cura del corpo.
Attività rivolta a: tutti
Orario: 21.15
Costo: visita e attività gratuite, ingresso al museo secondo bigliettazione ordinaria (ingresso gratuito per under 18 e cittadini di Montelupo)
Su prenotazione entro le ore 18.00 di giovedì 13 luglio chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
AGOSTO
VENERDÌ 4
IL MOSAICO ROMANO
Un laboratorio per ragazzi dedicato all'archeologia e alla scoperta della tecnica del mosaico, utilizzata fin dall'antichità per realizzare pavimentazioni e rivestimenti parietali. Gli antichi romani furono tra i più grandi estimatori di questa forma d'arte e, attraverso le scoperte archeologiche del nostro territorio, scopriremo che anche a due passi da casa nostra si nascondono bellissimi mosaici di età romana. I bambini potranno usare tesserine di tanti materiali e colori diversi per riprodurre una piccola opera d'arte musiva da portare a casa.
Attività rivolta a: bambini dai 6 ai 10 anni. Numero massimo di 10 partecipanti.
Orario: 16.00-17.00
Costo: 6€
Su prenotazione entro le ore 13.00 di giovedì 3 agosto chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
SETTEMBRE
*Date e numero di giorni ancora da definire
Campus settembrini al Museo Archeologico di Montelupo
Due/Tre mattinate da trascorrere al Museo Archeologico prima del rientro a scuola: laboratori, giochi e tante attività che ci porteranno a spasso nella storia.
Attività rivolta a: bambini della scuola primaria.
Orario: 8.30-12.30
Costo: 12€ a partecipante a mattina
Su prenotazione entro chiamando o inviando messaggio whatsapp al 339 4666461
MOSTRE: US & THEM – FATTORE C – NON E’ TUTTO ORO
Anche questo weekend è ancora possible visitare le mostre temporanee inaugurate in occasione di Cèramica 2023
US & THEM > Piano superiore del Palazzo Podestarile
FATTORE C > Fornace del Museo & Palazzo Podestarile
NON E’ TUTTO ORO > Galleria Facto di Via XX Settembre
Tutte le mostre sono aperte Sabato e Domenica in orario 10 – 13 e 17 – 19.
Fattore C: ceramica negli spazi urbani
La open call FATTORE C - Ceramica negli spazi urbani, a cura di Benedetta Falteri, Lorenza Camin e Alessio Ferrari, ha selezionato interventi artistici a cura di artisti contemporanei. Gli interventi sono ispirati al tema della manifestazione, la macchina del tempo. Il quartiere del Palazzo Podestarile, la Fornace e il MMAB (Montelupo Museo Archivio Biblioteca) ospiteranno le project room degli artisti.
"𝚂𝙲𝙰𝚁𝙰𝙱𝙴𝙾: 𝙶𝙸𝙾𝙲𝙷𝙸 𝙳𝙸 𝙿𝙰𝚁𝙾𝙻𝙴 𝙴 𝙿𝚁𝙰𝚃𝙸𝙲𝙷𝙴 𝙳𝙸 𝚁𝙴𝙻𝙰𝚉𝙸𝙾𝙽𝙴" è un progetto collettivo che prevede l’appropriazione e il riuso di un gioco di società da tavolo, lo Scarabeo, riprodotto sul pavimento del Palazzo Podestarile, con tessere in ceramica. Anticamente, lo scarabeo è stato simbolo di rinascita, trasformazione e risveglio spirituale. Il progetto richiama l’importanza dei momenti di socialità, dell’appartenenza, e della collettività. Gli spettatori sono invitati a giocare e a divenire così fruitori attivi, in una pratica partecipativa/performativa che vede l’opera come fattore e occasione di incontro e relazione, tra di loro e con gli autori dell’opera, non solo tra amici, ma anche tra perfetti sconosciuti.
Il progetto è un’opera collettiva di alcune studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: Anna Zocchi, Margherita Marrani, Lisa Cappellini, Chris Barbara Barnini, Lucrezia Evola, Matilda Corsi, Sandra Favilli. Le studentesse sono coordinate dai professori Fabrizio Lucchesi, docente di Tecniche della ceramica, e Veronica Montanino di Decorazione, che hanno proposto dei progetti sulla base del recupero e la trasformazione del fango dell’alluvione che nel ’66 ha colpito la città di Firenze, e tutt’ora sedimentato nelle cantine dell’istituzione fiorentina.
"𝐀 𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐇𝐎𝐋𝐃𝐒 𝐒𝐎𝐌𝐄𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐄𝐋𝐒𝐄" è una riflessione sull’origine del contenitore e sul suo ruolo nella storia dell’umanità, ispirata dagli scritti della femminista americana Ursula K. Le Guin. L’opera è composta da alcune ciotole, che richiamano le tecniche tessili delle nostre antenate raccoglitrici e dei nostri antenati raccoglitori. Una contro-narrazione rispetto alla visione dell'uomo primitivo come esclusivamente cacciatore. L’opera porta lo spettatore a riflettere sull’attuale crisi dell’approvvigionamento alimentare e sull’impatto delle moderne pratiche agricole sull’ambiente. L'opera si trova negli spazi del Museo della Ceramica ed è frutto del lavoro collettivo di tre studentesse dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze: Halima Murgia, Joanna Marshall-Cook, Pauline Hosse-Hartmann e Clara Camille J Chasse.
"𝚂𝙲𝚁𝙸𝚃𝚃𝙾 𝙸𝙶𝙽𝙾𝚃𝙾" è un progetto che prevede la realizzazione di 5 libri, di diverse dimensioni, realizzati utilizzando il fango dell’alluvione di Firenze (1966), fango rivenuto proprio nelle cantine dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Anche durante quella catastrofe, tuttavia, non mancò la solidarietà di numerosi volontari che hanno fatto tutto il possibile per limitare i danni e per preservare il sapere immenso custodito negli spazi sommersi dal fango.
L'opera è un lavoro collettivo, realizzato da quattro studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze - Alessandro Musumeci, Clara Camille J Chasse, Mariapaola Diversi e Beatrice Giovannini - coordinati dai professori Fabrizio Lucchesi, docente di Tecniche della ceramica, e Veronica Montanino di Decorazione, che hanno proposto dei progetti sulla base del recupero e la trasformazione del fango dell’alluvione che nel ’66 ha colpito la città di Firenze, e tutt’ora sedimentato nelle cantine dell’istituzione fiorentina.
"𝟿𝟿 𝙻𝚘𝚟𝚎 𝙱𝚛𝚒𝚌𝚔𝚜" di Simona Ragazzi (Bologna, 1969) è composta da 99 mattoni realizzati in terracotta, con tecniche miste. 99 Love Bricks è un’installazione site specific che evoca gesti, forme e simboli arcaici, inducendo così lo spettatore a meditare sui valori legati ad essi. Al centro di questa “costruzione ideale” svetta verso il cielo una torre, a voler sottolineare la volontà dell’essere umano che desidera, con le sue emozioni, elevare le proprie potenzialità fino al sublime.
La open call FATTORE C - Ceramica negli spazi urbani, a cura di Benedetta Falteri, Lorenza Camin e Alessio Ferrari, ha selezionato interventi artistici a cura di artisti contemporanei. Gli interventi sono ispirati al tema della manifestazione, la macchina del tempo. Il quartiere del Palazzo Podestarile, la Fornace e il MMAB (Montelupo Museo Archivio Biblioteca) ospiteranno le project room degli artisti.
"𝚁𝚎𝚠𝚒𝚗𝚍" è un'opera del duo artistico AdMa (Adriana Giannini e Mariano Luigi Paternoster) ispirata al tempo inteso come sinergia tra presente, passato e futuro.
Il pubblico sarà parte attiva grazie ad un workshop ad accesso gratuito, seguirà una performance e una videoinstallazione che completa l'opera e il progetto creativo.
Date e orari del workshop
venerdì 16 giugno: h. 17 - 21
sabato 17 giugno: h. 10-13 e 17-19,30
domenica 18 giugno: installazione opera al piano terra del Palazzo Podestarile
"𝙴𝚗 𝙵𝚘𝚛𝚖𝚎" di Rachel Morellet esplora il confine tra le nozioni di materia e di forma. L’idea dell’opera è nata nel periodo del lockdown del 2020. Partendo dalla materia, in questo caso l’argilla, l’artista cerca un contatto con le varie possibilità di sviluppo della forma, sviluppando diciassette forme astratte e diverse, “per via di levare” la materia, mentre solitamente, nella lavorazione della ceramica, il processo è inverso, “per via di porre”. Infine, la pelle appesa al muro ripropone le forme attraverso la loro assenza.
FATTORE C è visitabile:
venerdì 16 giugno > h. 18 - 24
sabato 17 giugno > h. 10 - 13 e h. 18 - 24
domenica 18 giugno > h. 10 - 13 e h. 18 - 24
Palazzo Podestarile
Fornace del Museo
Museo della Ceramica (MMAB)
Cèramica 2023 | Talk | Cantieri Montelupo: i linguaggi dell’arte contemporanea e la ceramica
CANTIERI MONTELUPO
Arte contemporanea, ceramica e relazione
a cura di Christian Caliandro
Artisti in residenza:
MARIA PALMIERI
ROXY IN THE BOX
ALESSANDRO SCARABELLO
***
Cantieri Montelupo, arte contemporanea, ceramica e relazione, è il programma di residenze artistiche, workshop e talk diretto da Christian Caliandro per la Fondazione Museo Montelupo che intende indagare a approfondire la relazione tra arti visive e la ceramica. Sono ospiti dell’edizione 2023 gli artisti Maria Palmieri, Alessandro Scarabello e Roxy in the Box.
Durante il talk saranno presentati i percorsi di residenza artistica
Aperitivo con gli artisti in giardino al termine
Attività gratuita
Sabato 17 giugno h. 19
Fornace del Museo Montelupo
Via Giro delle Mura, 70
Info & booking:
info@museomontelupo.it
Ph. 0571/1590300
***
GLI ARTISTI E LE RESIDENZE 2023
MARIA PALMIERI
https://www.instagram.com/mary_palmers/
http://rumorepair.tumblr.com
Nata a Foggia nel 1986 dove lavora come fotografa freelance. Docente di fotografia di ritratto a Bari presso F.project – Scuola di Fotografia e Cinematografia e presso Creo Gallery a Foggia Dal 2016 ha tenuto numerosi corsi e workshop di fotografia (base,intensivi, di esplorazione del territorio, per bambini e di fotografia terapeutica per pazienti psichiatrici) con Rumore Studio a Foggia e in provincia con la Scuola Itinerante di Fotografia.
Laureata in Giurisprudenza con una tesi sul diritto dell’ambiente, ha conseguito poi il Master di IILivello in Critica Sociale della Contemporaneità – Globalizzazione e Diritti Umani, con una tesi in tudi di genere.
Ha studiato fotografia alla ISSP in Lettonia con l’artista Taiyo Onorato e a Napoli con il Laboratorio Libero di Mario Spada.
Nel 2016 tiene una lecture per la rivista filosofica Logoi.ph sul tema Filosofia e Fotografia presso ilMuseo Civico di Bari, poi pubblicato sull’omonima rivista. Nel maggio 2020, sempre al Museo Civico di Bari, partecipa ad Abbecedario della Cittadinanza con un seminario dialogico sullo stesso tema.
In duo con il collega di Rumore Pair nel 2016 vince la Open Call del Gibellina PhotoRoad e il Prix du Publique del Prix Levallois pour la jeune creation photographique internationale. Ha esposto a Gibellina (Sistema delle Piazze), a Parigi (Galerie de l’Escale), a Milano (BASE), a Foggia (MuseoCivico, Palazzetto dell’Arte Andrea Pazienza e Creo Gallery). I lavori sono stati pubblicati su British Journal of Photography, Vice ID France, Maps Magazine, Il Manifesto, OpenMigration, Dispensa.
ROXY IN THE BOX
Residenza dal 9 al 15 settembre
Workshop 9 e 10 settembre
Roxy in the box inizia il suo percorso artistico presso l’istituto d’arte Filippo Palizzi di Napoli e si specializza in affresco presso l’istituto edile la Dozza di Bologna. Ma è a Napoli che decide di insediare le sue radici attraversando tutte le esperienze di vita e dolore che caratterizzato questa controversa città. È da questo immenso microcosmo che insorge il suo occhio critico nei confronti della società contemporanea pronto ad indagare, colpire, schernire e smascherare tutto ciò che risiede aldilà del box. L’arte visiva il suo campo d’indagine, silenziosa ma che tocca in profondità. Pittura, video, installazione, performance; azioni e PULP_azioni che comunicano l’arte attraverso il corpo. Cinema e letteratura i suoi punti di inspirazione. Internet il suo terzo braccio; musica il sedativo e l’ anfetamina. Roxy in the box usa come mezzo la POP ART e tutto ciò che risiede sulla superficie utilizzandone a pieno linguaggi ed icone. Annessa ad essa vi è un’altra componente che le permette di andare ben oltre la pop art stessa ovvero la riflessione, l’individuo e i suoi turbamenti, la sua sofferenza e la sua solitudine. Il colore? Serve a vestire il suo nero come essa stessa definisce. È dal suo box che rende universale il suo messaggio outside the box. Dal 1999 inizia il suo percorso che le permette di esporre in musei ,gallerie e sedi istituzionale in Italia ed all’estero. Tra le maggiori esposizioni vi sono: “La Sposa Madre” al Museo Cappella Sansevero, “Acthung! Acthung! “All’Ex-Gil di Roma a cura di Micol di Veroli e Barbara Collevecchio, “L’Impresa dell’Arte” al museo Pan di Napoli a cura di Julia Draganovic, “N.EST 2.0 the making of the city/disegna la tua città” al museo Madre di Napoli, “Arredo Palazzo Italia”, a cura della Farnesina a Belgrado , “Cow Parade” in Piazza della Signoria a Firenze. Roxy in the box ha collaborato attivamente allo start up del format “Snack di valori” a cura della videometrò Napoli. Nel 2008 a seguito di un premio vinto alla Seagate creative Fund il regista Massimo Andrei ha diretto il documentario “Schiaffilife” vita e opere di Roxy in the box, presentato in anteprima ad Artecinema a cura di Laura Trisorio, nonché vincitore del festival Artecinema di Bergamo. Nel 2010 è nata la collaborazione tra Carpisa e l’artista alla quale è stato commissionato la realizzazione di un manifesto per illustrare il progetto “Green “Revolution”. Protagonista assoluta sia nel 2004 di”KItakkat” a cura Di Gianluca Marziani_Galleria Stop.Sistema Creativo _Roma e poi nel 2005 con La “Svernissage” A cura di Antonio Arévalo_Galleria Studio Fontane_Viterbo_testi in catalogo di Vittoria Biasi e Antonio Arévalo. come in “Message in a bubble”_a cura di Micol di Veroli_Dora Diamanti arte contemporanea_Rome. Sperimentando persino il campo discografico, la ritroviamo in due compilation musicali con la canzone “T’aggià scassà ‘o sanghe”: Madrenalina a cura del museo Madre (progetto di Ciro Cacciola) e Cafè del Friariello prodotto dalla Graf editore e curato dal dj Gianni Simioli. Collabora inoltre con critici e curatori d’arte quali Julia Draganovic, Gianluca Marziani, Antonio Arévalo, Anita Pepe e Micol Di Veroli. Il percorso di Roxy in the box è oggi orientato verso l’investigazione di fotografia e video attraverso azioni performative non-live : vive davanti all’obiettivo come se eseguisse una performance con taglio tonico e sguardo pittorico e di composizione che non abbandonerà mai. Pronta ancora una volta a svelare ciò che resta inside or outside the box.
ALESSANDRO SCARABELLO
Residenza dal 16 al 23 settembre
Workshop 16 e 17 settembre
Alessandro Scarabello è nato a Roma nel 1979. Lavora tra Roma, Firenze e Bruxelles. Oltre alla sua pratica pittorica, è co-fondatore e co-direttore di MODO, associazione culturale per l’arte contemporanea a Bruxelles, e docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Roma.
“La pittura mi permette di allontanarmi dal flusso incessante dell’attività umana e guardarla scorrere davanti a me. È un privilegio dipingere un quadro in un paesaggio saturo di immagini digitali. Credo che questa sia una posizione radicale che mi permette di concentrarmi sulla mia stessa natura e autonomia di individuo, di interpretare gli eventi della vita personale e non attraverso le infinite possibilità di questo mezzo.”
***
IL CURATORE | Christian Caliandro
Christian Caliandro (1979) è storico, critico d’arte contemporanea e curatore. Ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia e insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra i suoi libri: La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-‘83 (Mondadori Electa 2008), Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011, con Pier Luigi Sacco), Italia Revolution. Rinascere con la cultura (Bompiani 2013), Italia Evolution. Crescere con la cultura (Meltemi 2018), Tracce di identità dell’arte italiana. Opere dal patrimonio del Gruppo Unipol (Silvana Editoriale 2018), manuale Storie dell’arte contemporanea (Mondadori Education 2021) e L’arte rotta (Castelvecchi 2022). Dirige la collana “Fuoriuscita” per l’editore Castelvecchi. Dal 2004 al 2011 ha diretto le rubriche inteoria e essai su “Exibart”; dal 2011 cura la rubrica inpratica su “Artribune”. Collabora inoltre con “minimaetmoralia” e “che-Fare”, e dal 2017 dirige insieme a Angela D’Urso La Chimera–Scuola d’arte contemporanea per bambini presso TEX, ExFadda, San Vito dei Normanni (BR). Ha curato numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, tra cui: The Idea of Realism/L’idea del Realismo, American Academy in Rome, Roma (2013); Concrete Ghost/Fantasma Concreto, American Academy in Rome, Roma (2014); Amalassunta Collaudi, Museo Licini, Ascoli Piceno (2014); Sironi-Burri: un dialogo italiano (1940-1958), CUBO-Centro Unipol Bologna (2015); Cristiano De Gaetano: Speed of Life, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (2017); Now Here Is Nowhere. Six Artists from the American Academy in Rome, Istituto Italiano di Cultura, New York (2017); le quattro edizioni de La notte di quiete, ArtVerona, Verona, quartiere Veronetta (2016-2019); le sei edizioni del progetto Opera Viva Barriera di Milano, Flashback, Torino (2016-2021); il progetto Artista di Quartiere, Torino (2020); Z/000 GENERATION. Artisti pugliesi 2000>2020, Anche Cinema, Bari (2020); Fragile, galleria Monitor, Roma (2021); Cantieri Montelupo, programma di residenze artistiche, Museo della Ceramica, Montelupo Fiorentino (2021 e 2022).
Giornate Europee dell’Archeologia - 16 e 18 giugno
In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia (16-18 giugno), il Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino aprirà le porte di uno spazio normalmente chiuso al pubblico dove è ospitata la Collezione Azzati.
Venerdì 16 alle ore 17.00 e sabato 17 alle ore 10.00, i visitatori potranno partecipare a una visita guidata straordinaria che li porterà a conoscere un deposito del Museo, scoprendo come si cura e si conserva un’importante raccolta archeologica. Quest’ultima, sapientemente formata da Paolo Azzati (1927-1983) per assecondare il suo desiderio di circondarsi di testimonianze del passato, comprende oltre 150 oggetti, tra cui spiccano materiali egei e ciprioti, ceramiche magno-greche e italiche e maioliche medievali e rinascimentali. La grande quantità di ceramiche postclassiche, alcune delle quali riconducibili alla produzione di botteghe montelupine, è alla base della scelta degli eredi di Paolo Azzati di donare l’intera collezione al Comune di Montelupo, in accordo con l’allora Soprintendenza Archeologica della Toscana.
Come si deduce da una nota che accompagna l’elenco dei materiali che costituiscono il lascito, Paolo Azzati fu “uno degli ultimi dilettanti, con radici spirituali nella grande tradizione settecentesca”. Appassionato del mondo antico, scelse ogni pezzo della sua collezione non per professione o per trarre qualche profitto, ma “per vocazione personale”, per il piacere di possederlo.
Le ceramiche, le statuette, gli oggetti ornamentali che fanno parte della donazione conservata al Museo Archeologico coprono oltre 2500 anni di storia, dal XVIII secolo a.C. al IV secolo d.C., e, pur essendo stati raccolti in maniera casuale e siano privi di provenienza geografica e contesto archeologico, sono un utile strumento didattico permettendo di ricostruire il complesso succedersi delle culture che abitarono il Mediterraneo dalla preistoria all’epoca romana.